sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale: “La sfida della tutela della salute tra nuove esigenze del sistema sanitario e obiettivi di finanza pubblica”, 2014

Creato il 20 luglio 2014 da Paolo Ferrario @PFerrario

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C’è il rischio che crisi economica possa ridurre la qualità dei servizi e la loro capacità di rispondere ai bisogni sanitari della popolazione. Inoltre è stato constatato che “le regioni sottoposte a piano di rientro, e più in generale, la quasi totalità delle regioni meridionali, versano in una condizione notevolmente diversa rispetto alle altre regioni, posto che le prime lamentano sensibili ritardi infrastrutturali da cui derivano inaccettabili differenze nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, che mettono a rischio l’universalità del sistema”.Viene così indicato un ruolo più forte dello Stato centrale per garantire un’erogazione dei Lea (livelli essenziali di assistenza) omogenea su tutto il territorio nazionale, lasciando alle Regioni esclusivamente un ruolo di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari.Bisogna anche superare la visione ospedalocentrica, rafforzando la rete territoriale e farci trovare così pronti alla sfida della cronicità, liberando gli ospedali da un’assistenza che dovrebbe essere garantita dal territorio.Occorre inoltre istituire meccanismi che premino le Regioni e le Aziende virtuose. E’ necessario anche fermare i tagli lineari nel settore, puntando su fondi integrativi e polizze assicurative, con più defiscalizzazione. Per quanto riguarda i ticket, la proposta è di adottare un nuovo sistema con la fissazione di una franchigia, calcolata in percentuale al reddito.

Le commissioni propongono anche la centralizzazione degli acquisti e un accesso piu’ veloce sul mercato dei farmaci innovativi.

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