Sostenibilità oggi per il benessere di domani

Creato il 24 marzo 2011 da Andrea Rattacaso @rattablog2
Da decenni ormai l'umanità si sta sviluppando ad una velocità incredibile: il petrolio ci ha dato una potenza mai avuta nella storia e, ora più che mai, estraiamo materie prime ed energia ad un ritmo forsennato, solo per sostenere lo stile di vita dell'uomo dei paesi sviluppati.
Purtroppo questa situazione, che ci ha portato tanto benessere, ha un prezzo caro da pagare: la quasi totale dipendenza energetica dal petrolio, lo sfruttamento di una parte dell'umanità e l'esaurimento delle risorse del pianeta.
Se la velocità di distruzione del pianeta è maggiore delle sue capacità di rigenerazione, per l'umanità non può che esserci un futuro nero ad attenderla.
Ma c'è una soluzione a tutto questo?
In teoria una soluzione esiste e si chiama Sviluppo sostenibile
La parola "sostenere" significa proprio aver la capacità di reggere qualcosa, di aiutare a proteggere, di nutrire, di aiutare a crescere. Credo che questa parola non sia stata usata a caso.Lo sviluppo sostenibile è l'incontro di tante esigenze, di tanti tipi di sviluppo che non si ostacolano a vicenda e la base per cui può essere realizzabile è proprio la temperanza dell'uomo. La temperanza è quella capacità umana di saper moderare e contenere i proprio bisogni, rimanendo in perfetto equilibrio con l'ambiente in cui vive. 
Lo stesso sviluppo sostenibile dovrebbe essere infatti il risultato del perfetto equilibrio tra uno sviluppo sociale, ambientale ed economico. Per capirci meglio:
  • Uno sviluppo ambientale è uno sviluppo che ha come priorità la salute dell'ecosistema
  • Uno sviluppo socialeha come priorità il bene dell'umanità
  • Uno sviluppo economico ha come priorità l'ottenimento di beni e servizi con il minimo delle risorse economiche.
Dando la priorità ad uno solo di questi aspetti, la sostenibilità non è più possibile. Questo è il primo problema reale con cui andiamo a scontrarci.
La prima priorità dell'umanità è lo sviluppo economico. 
Oggi, soprattutto nei paesi industrializzati, l'uomo ha come obiettivo la continua crescita economica e questa crescita dipende dal continuo aumento di produzione e di consumi. Visto che le risorse del pianeta sono limitate, capirete anche voi che non si può crescere all'infinito; la produzione e il consumo di prodotti dovrà prima o poi stabilizzarsi. 
Ma quale nazione sarebbe disposta a fermarsi se le altre continuano a crescere?Crescita economica significa anche crescita tecnologica, alto tenore di vita, una salute migliore, più comodità. Non è semplice accettare di fermare il progresso di queste cose, soprattutto sapendo che altri paesi continuerebbero a progredire.
Se fosse solo una questione di governi, l'ONU, o un qualsiasi organismo istituzionale mondiale, potrebbe stabilire un trattato che possa imporre una sorta di decrescita economica comune, abbassando i consumi dei paesi più ricchi. Questa ipotesi, già molto difficile da realizzare, sarebbe comunque inutile dato che tra  soggetti economici più ricchi del mondo, e tra i più affamati di risorse, vi sono le multinazionali.
Le multinazionali sono società che hanno più di una nazionalità e che quindi sfuggono al controllo delle leggi di una singola nazione. Per questo le troviamo a prendere ovunque le risorse del pianeta, estraendo minerali, tagliando alberi, inquinando fiumi, degradando in misura diversa lo stile di vita di tutta l'umanità, anche di quella che vive nei paesi ricchi del mondo.
Lo sviluppo economico attuale è quindi sbagliato dal principio, prevarica lo sviluppo sociale ed ambientale. Siamo 7 miliardi di persone, tra 40 anni potremmo essere 10 miliardi, come possiamo vivere tutti bene se aumentiamo consumi e produzione in modo continuo?
Qualche sempliciotto potrebbe pensare che favorire le guerre, favorire condizioni di vita sfavorevoli nei paesi del terzo mondo, causando così la morte di una parte dell'umanità, possa migliorare lo stile di vita dei popoli più ricchi. Penso sia inutile dire quanto sia orribile ed egoista questa mentalità, ma cerchiamo di fare un salto con la fantasia.
Quale vantaggio ci sarebbe?
Se continuassimo ad aumentare i nostri consumi, tanti popoli periranno nei secoli, (o forse decenni) cominciando da quelli più deboli. L'Africa e poi il sud America saranno schiacciati dalla superiorità militare dei paesi industrializzati, e poi? Asia, Europa e Nord America cosa faranno per sopravvivere? Russia, Cina, Stati Uniti e tutta l'Europa accetteranno di fermare la loro crescita?
Continuando così è scontato immaginare uno scenario di guerra per l'accaparramento delle risorse del pianeta. Proviamo a fare un ulteriore salto con la fantasia, ammettiamo che tra queste ipotetiche guerre solo un popolo si salvi: quante risorse saranno rimaste nel pianeta dopo guerre e consumi sfrenati? Poche o nulla.
Anche quest'ultimo popolo sarà costretto ad imparare a fare l'unica cosa che bisognava fare dal principio: imparare a dosare le risorse del pianeta.
Oggi tutti i popoli più ricchi, compreso il mio, ricevono troppo dalla pianeta e danno troppo poco. Questo stile di vita ha un prezzo che dovremo pagare prima o poi.
Far entrare la sostenibilità nella nostra filosofia di sviluppo porterà tantissimi sacrifici a tutti i paesi che in questi secoli hanno sfruttato quelli più poveri ma, al contrario, porterà tanto sollievo al pianeta e ai popoli che tutt'ora stiamo sfruttando senza alcun diritto.
Riusciremo noi paesi industrializzati, per una volta nella storia, a dare più di quanto riceviamo? 
Il passato ci insegna che questo non è mai accaduto, i popoli più forti hanno sempre sottomesso i popoli più deboli, impossessandosi dei loro beni per alimentare la loro ricchezza. Tutto questo ha avuto come conseguenze le guerre, la povertà, la fame, le malattie.
Si dice che la storia si ripete, l'uomo tende sempre a rifare gli stessi errori. Però una persona, dopo tante volte che sbaglia, impara a comportarsi bene in pochi mesi o pochi anni. Forse all'intera umanità servirà qualche millennio ma prima o poi deve imparare, questa è l'evoluzione.
Mi chiedo se avrò la fortuna di essere presente a questo cambiamento, ma è meglio non pensarci ora. Ora bisogna agire, favoriamo quindi lo sviluppo sostenibile in tutti i modi che possiamo:
  • Migliorando i nostri consumi nella qualità e nella quantità, con l'obiettivo di abbassare il più possibile il nostro impatto ambientale.
  • Informando e diffondendo il più possibile questa filosofia di vita, dando anche l'esempio con il nostro stile di vita.
  • Votando, favorendo, quelle persone che hanno a cuore tutto l'ambiente, tutta la società e l'economia globale.
Se avete qualcosa da dirmi, lasciatemi un commento. Alla prossima.

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