Lo strato è un terminale di ricezione supplementare di esseri e vita differenti. Il mio strato è spesso e al contempo trasparente, nessuno lo vede, ma lui lavora, lavora, lavora.
Segnala pericoli, desideri, slanci. Vai a destra, vai a sinistra, no, lì, no. Si, quello lasciaglielo fare, ti fa bene. No questo è meglio no, un passo indietro. Respira. Goditi la vita. Guardala bene, è la tua.
Riconosci gli angeli. Fatti dare la mano.Tirati sul se sei caduta, forza in quelle gambe.
Il mio strato, raggiunta la maturità, mi dà grandi soddisfazioni.
In questo periodo mi dà guinzaglio lungo, razzolare a coda in su, per i prati verdi e vivi, senza paura e annusando i fiori più belli.
Direi che me lo merito, il mio strato vivo.