Sono appena uscito dallo stabilimento per andare a casa. Dei pesanti bombardieri volano sopra la città, poi cominciano a rovesciare tonnellate di bombe. Sono sotto il fuoco, allo scoperto, in mezzo agli spezzoni incendiari che illuminano una scena di terrore indescrivibile.
Grido:" Signore, salvami!" Attorno a me dei grappoli di fuoco incendiano il suolo. Mentre corro, continuo a supplicare il Signore :" Fà che io non sia bruciato, salvami!"
Qualche minuto dopo arrivo al rifugio. Nè le schegge nè le fiamme mi hanno raggiunto.
Sessantacinque anni dopo, i miei ricordi sono intatti; quella terribile paura, la corsa sfrenata attraverso una nuvola di fumo e di fuoco, ma soprattutto quel senso di protezione, la certezza di essere nelle mani di Dio, e poi quella liberazione miracolosa.
Fu una tappa fondamentale della mia vita. Ho veramente realizzato che nulla succede senza la volontà di Dio il quale fa cooperare ogni cosa per il bene di quelli che lo amano ( Romani 8:28)."
Quest'esperienza, vissuta da un credente durante la guerra, mostra la potenza del nostro Dio che, con amore, compie delle liberazioni meravigliose in favore dei suoi figli. Ma la maggiore delle sue liberazioni non è forse quella di far passare il peccatore dalla morte alla vita?
Dio si è fatto uomo in Gesù Cristo per salvare dalla morte eterna quelli che mettono la loro fiducia in Lui. Egli è vivente e risponde alle preghiere di chi si mette sotto la sua protezione.