Tutto in lui è in perfetto equilibrio: la camicia blu a pois bianchi fa pendant con la montatura bicolore degli occhiali; le scarpe scamosciate, indossate rigorosamente senza calzini, concordano cromaticamente con il bianco candido della cravatta, leggermente allentata a simulare una (ormai lo sappiamo) falsa sciatteria. Gambe accavallate, evidente abbronzatura che tradisce più di qualche aiuto artificiale venutogli in soccorso nei bui mesi invernali, orologio e braccialetto di pelle, anch’esso in tono con la borsa marrone poggiata ai suoi piedi.
Lo apre poco dopo la partenza e vi si immerge, fino all’arrivo, con ovvia discrezione: è Sotto un cielo indifferente di Vasken Berberian.
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