Ricordo che un film nel quale lui e Pozzetto erano i protagonisti, Sette chili in sette giorni (regista il fratello Luca Verdone) fu il primo che registrai dalla tv con il primo videoregistratore acquistato, nel lontano 1989.
Non potevo quindi perdermi questo, a costo di dover vincere la mia idiosincrasia per Paola Cortellesi, che non è che mi piaccia proprio. Ma tant’è… avrei anche potuto ricredermi.
Sono andato a vederlo senza leggere alcun commento in proposito, leggiucchiandone qualcuno qua e là soltanto dopo e devo dire che in buona parte hanno confermato le mie impressioni.
Mi è sembrato di notare, più che una certa “stanchezza”, la volontà di non spingere fino in fondo la sua vena umoristica, tarpando le ali a una storia che comunque è gradevole.
E’ come se Verdone avesse voluto creare un prodotto che non “disturbasse” nessuno, ecco.
Secondo me, se al posto della Cortellesi ci fosse stata la panterona, il film avrebbe avuto tutto un altro passo…
Ma forse era proprio per evitarlo, che si è scelta un’altra soluzione.
Ricordo con un po’ di nostalgia quando si diceva che Verdone potesse diventare l’erede del grande Sordi…
Potesse…
Francesco di Giacomo…