Grande Southside Johnny! Uno che ha corso contro vento sin dall'inizio: come racconta lui, la settimana prima che uscisse il primo album degli Asbury Jukes, una rivista ha titolato "Le band con i fiati sono finite"! I suoi dischi sono stati a volte deboli, a volte sublimi, forse sempre dei B-movies, ma non si è mai arreso. Per nostra fortuna, perché questo nuovo Soultime! è un lavoro bellissimo.
Southside Johnny & The Asbury Jukes sono stati la horn band che il giovane Springsteen aveva sognato di mettere assieme, prima di firmare per la Columbia records. Ispirati dal rock americano (e dal soul) degli anni sessanta prima della British Invasion, le canzoni degli Happy Days, i Jukes sono l'incarnazione del suono del Jersey Shore. Sempre accompagnati più dalla sfiga che dalla fortuna, si sono creati una fama da local heroes sul palco dello Stone Pony, quando alla chitarra suonava Miami Steve Van Zandt. Il primo colpo di sfortuna è stato probabilmente l'arruolamento di Miami nella E Street Band di Springsteen durante le registrazioni di Born To Run. Anche se a dire il vero il Boss ha pagato il suo debito regalando ai Jukes le loro canzoni migliori per i primi tre album per la Epic, quelli che vanno da I Don't Want To Go Home (1976) a Heart Of Stone (1978), prodotti da Steve.
Mancato il grosso successo e perso il primo contratto, il secondo periodo è stato quello del chitarrista Billy Rush, più orientato ad un soul commerciale anni ottanta - peraltro pure accompagnato da una mancanza di successo, nonostante un disco prodotto da Nile Rodgers.
Con il terzo chitarrista, Bobby Bandiera, si è aperto il periodo classico, quello segnato dal remake di I Only Want To Be With You, e da ottimi album come Better Days, Going To Jukesville e Into the Harbour.
A Better Days avevano partecipato Miami Steve, Bruce e Bob Jovi, ed il disco aveva cominciato ad avanzare in classifica, ma si è arrestato contro il fallimento dell'etichetta discografica.
Southside Johnny ha dichiarato di non aver mai guadagnato un dollaro dalle case discografiche, e di essere sempre sopravvissuto grazie ai live show. Per questo negli anni duemila si è creato una propria etichetta, la Leroy Records.
Non è stato abbastanza per tenere assieme i Juker originali, ma Johnny non si è arreso. Con il vecchio nome ed un gruppo nuovo di zecca ha messo assieme un disco che fino dal titolo si dichiara un manifesto del soul classico, quello anni settanta alla Bobby Womack, Al Green, Motown, quello che potrebbe fare da colonna sonora a film girati a New York City da De Niro ed Al Pacino.
Soultime! è una colonna sonora gioiosa di quel soul che non puoi fare a meno di ballare; asciutto, efficace, potente, in brani come Looking For A Good Time, Don't Waste My Time e lo strumentale Klank. Le canzoni sono originali scritte da Johnny assieme al tastierista Jeff Kazee. Gli altri membri dei nuovi Jukes si chiamano Glen Alexander alla chitarra, Chris Anderson alla tromba, John Isley al sassofono, Neil Pawley al trombone, John Conte al basso, Tom Seguso alla batteria.
Un grande album, che fa il paio con il live Men Without Women registrato un paio di anni fa sulle canzoni del primo album di Miami Steve (da allora ribattezzato Little Steven).