Sound design

Una bomba a mano per il poster di Aida, un feto per la locandina di Faust, una scarpa tacco dodici per il manifesto dei Soldaten... Anche se l'opera lirica possa non essere alla portata di tutti gli orecchi, lo spiazzante layout del catalogo per la stagione 2013/2014 dell'Opera di Zurigo, presentato qualche giorno fa alla stampa, non fatica a raggiungere gli occhi di tutti. Una grafica eccentrica rappresentativa di un contrasto, di un intervallo o forse di una piccola rivoluzione. Quella intrapresa dal nuovo sovrintendente Andreas Homoki subentrato nell'autunno 2012 ad Alexander Pereira, che l'Opernhaus Zürich l'ha diretta per ventuno anni. Mancano ancora quattro mesi al termine della sua prima stagione ma il cambiamento imposto da Homoki, che arriva da dieci anni di successi come “intendant” e regista al Teatro dell'Opera Comica di Berlino, ha lasciato subito il segno. Un'opera con meno tappeto rosso, più aperta e che guarda il presente. Con l'obiettivo di conquistare un pubblico sempre più ampio. Quello che all'opera preferisce andarci in tram.