Visto al cinema.
Mr. Jones è divenuto, al suo secondo film, l’unico regista di vera fantascienza sul mercato. Questa volta è alle prese con un lavoro su commissione, già di per se affascinante e ben scritto (giusto il finale e l’eccesso di sentimentalismo sono un evidente sintomo di una produzione pesantemente presente), viene preso e trattato con tutta la serietà possibile… poi ci sono le sue capacità. No perché fare un film a indagine che comincia con un protagonista senza memoria, in cui la stessa scena si ripete continuamente quasi identica, e farlo senza annoiare, cambiando di continuo punti di vista e modi d’inquadrare ha del notevole. In mano qualcuno di meno competente sarebbe stato devastante. E poi ci sono da considerare pure la fisica quantistica e il calcolo iperbolico…