Southside Festival 2010

Creato il 24 giugno 2010 da Coolandcontagious
Voi avete una lista di cose che vorreste fare almeno una volta nella vita? Il mio elenco è lungo ma e' soddisfazione pura spuntare una riga dopo l' altra... Questo weekend ho accorciato la mia lista... sono stata al Southside Festival, ed è stato EPICO. Non so come trovare le parole per descriverlo, la sensazione che mi è rimasta è che o lo si prova o non lo si può immaginare che cos'è stare in mezzo a più di 50000 persone riunite per sentire concerti no-stop da mezzogiorno alle 3 di notte.
Ci provo. Il Southside per me è stato: partire di venerdì con largo anticipo da Milano ma lo stesso arrivare davanti al green stage nell' esatto secondo in cui Jack (Johnson) ha appoggiato le mani sulla chitarra, con lo sguardo illuminato (come se ne avesse bisogno) dall' unico raggio di sole che abbiamo visto durante il weekend (te lo sei portato dalle Hawaii?) e sentire mancare il respiro;bratwurst, pretzel, birra e distese infinite di fango (di tutte le tonalità e consistenze, camminarci per ore si è rivelato faticosissimo ma divertente, liberatorio quasi); Jagermeister & coca; prendere da bere e riportare il bicchiere di plastica al chiosco per avere indietro 1 euro; musica, cosi tanta musica live che poi salire in macchina e sentire lo stereo è stato come avere dei tappi nelle orecchie; freddo inaspettato; stivali di gomma di ogni colore e i più fantasiosi outfit per proteggersi dalla pioggia creati con nastro adesivo multicolor e buste di plastica; ragazzi con costumi da conigli, leoni&puffi e parrucche o anche completamente nudi e ricoperti di fango; centinaia di tende e sacchi a pelo; vedere attorno ubriachezza e stati allucinogeni vari; merchandising; essere scambiata per minorenne (il mio k-way rosa abbinato agli stivali di gomma non aiutava); sentire Girl From Mars degli Ash più o meno dopo 15 anni dal primo fulminante ascolto;rivedere i Biffy Clyro dopo pochi mesi dalla data del Tunnel di Milano (Simon Neil strepitoso sempre senza maglietta, che ci siano 30 o 5 gradi); scoprire che a queste manifestazioni il crowd surfing è severamente vietato, ma il mud surfing no (ecco un' altra delle cose che prima o poi vorrò fare!!); vedere in mano a Stephen Carpenter dei Deftones una chitarra coperta di monogrammi Louis Vuitton;constatare che non è fisicamente e materialmente possibile vedere tutti i concerti di un festival di tre giorni, soprattutto se non si hanno 17 anni o se non si hanno poteri paranormali di onnipresenza; spingere la macchina fuori dal fango del parcheggio; tornare a casa e voler essere ancora li... saper di potere elencare ancora decine di cose ed essere sicura che non dimenticherò mai questi tre giorni, anche perchè ho materiale video e foto per altri cento post se volessi!
The Temper Trap
Chino, Deftones
Paramore

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