Souvenir

Creato il 02 marzo 2015 da Dfalcicchio

Su queste colonne, l’abbiamo già scritto altre volte: stiamo condividendo una società che vive un preoccupante periodo di rancore, rivalsa, intimidazione, odio. Un periodo molto squallido. Un po’ ovunque. Basta assistere per un quarto d’ora a uno dei numerosi, interminabili e noiosissimi talk show televisivi, ascoltare la radio e scorrere i forum sui social network e si legge di tutto, all’insegna dell’insulto. E’ la società del vaffanculo istituzionalizzato. Con i contributi di Beppe Grillo e Matteo Salvini che hanno basato le loro fortune (sic) politiche sull’insulto costituzionale. E’ proprio brutto assistere a questo periodo storico e viverlo. Bisogna rifugiarsi in qualcosa di bello e pulito, se è possibile. Vent’anni fa lasciava questo mondo mia madre Giuseppina. Una donna semplice, diretta, abituata a lottare. E’ rimasta orfana del padre a otto anni e, con un fratello più piccolo e la madre trentunenne, ha affrontato la guerra e le fasi della ricostruzione. Una donna forte e fragilissima, che ha conosciuto alcuni anni di depressione e, per uno spavento fortissimo e incalzante, si era trovata a neanche vent’anni con tutti i capelli bianchi. Aveva in sé questa miscela di forza e debolezza, unita a una grande curiosità. Leggeva tanto e di tutto, esplorava, capiva e da madre mi ha trasmesso prima di tutto questa curiosità assoluta. Lei non aveva viaggiato e mi ha sempre spinto a farlo, mi ha spiegato l’importanza dello studio, della franchezza, dell’essere diretti e del non appartenere mai a congreghe. Mi ha insegnato a rifuggire le prebende e le raccomandazioni. Non aveva l’abitudine di abbracciarmi, ma il suo abbraccio era nello sguardo, scuro, totale e continuo. Io ho sempre vissuto per lavoro, scelta, crescita, lontano da lei e l’ho sempre sentita vicina, qui sulla pelle. Mi ha anche insegnato un’altra cosa: mi ha insegnato ad amare le donne. Se ne è andata quando era ancora giovane. E’ accanto a me nei miei viaggi della mente e del corpo.

A presto. See you soon. A la prochaine,

mauropecchenino@tin.it


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