lunedì 4 marzo 2013 di Maria Crisitina Vasile
Scusa, mi presteresti due spiccioli? Devo prendere qualcosa al distributore. Vediamo un po’, cosa prendo? Barretta energetica, bibita gasata, Marlboro light e 50 grammi di lingotti d’oro!
Capita a tutti di trovarsi per strada o in aeroporto ed essere assaliti da un’irrefrenabile voglia di… lingottini d’oro, no? E non sto parlando di quelle simpatiche monete di cioccolata con la carta dorata, mi riferisco proprio all’oro. No, non il riso, l’oro! Quel metallo giallo in cui nei fumetti Paperon de’ Paperoni si tuffava e nuotava agilmente, sputando fontanelle di monete dal becco.
E pare che non sia il primo. Uno già lo avevano istallato mesi prima a Linate e sembra abbia riscosso un discreto successo. I dati sono incoraggianti: c’è chi ha investito più di 2000 euro per portarsi a casa un lingotto di 50 grammi. Certo, poi sono cazzi se ti smarriscono il bagaglio…
L’azienda si chiama “Gold to Go”, nata in Germania, (e figurati, ‘sti tedeschi!) ha esordito a Francoforte, poi ad Abu Dhabi e a Las Vegas. Ce ne sono 21 in tutto il mondo di questi “bancomat dell’oro”, come li definiscono i neofiti. Ovviamente gli è venuto in mente di metterle anche a Linate e a Bergamo, non si sa mai…
I prezzi, ovvio, differiscono di località in località in base alle tariffe e al mercato e i geni che hanno inventato il servizio assicurano che il business dell’oro automatico in Italia sta funzionando molto bene.
Effettivamente secondo i quotidiani non è poi una cattiva idea quella di mettere dei distributori automatici d’oro per fare in modo che la gente comune vi familiarizzi. Secondo Il Sole 24 ORE l’oro è ritenuto uno dei pochi investimenti sicuri in periodi di crisi ed una risorsa in crescita, manco fossimo nel XVII secolo!
Beh, del resto, per strada è pieno di distributori di benzina! Mettiamo i distributori d’oro, di giada, di tartufo d’Alba e di ossigeno puro! Così da fare in modo che la gente comune familiarizzi con queste rare risorse. Inoltre, coi tempi che corrono, sarebbe anche utile un distributore di corde e armi da suicidio, magari posizionati proprio di fianco ai distributori d’oro, così se vi manca qualche spicciolo potete rivolgervi al vicino di macchinetta. “Scusi, le avanza qualche cinquantino di euro, che devo prendere la corda, quella col nodo spesso, calibrata in base al peso?”.
Non conosco i risultati recenti dell’iniziativa, però rimango perplessa di fronte all’idea di commerciare distributori d’oro. Il divario tra chi si può permettere di investire in questa risorsa in crescita, come dicono gli economi, e chi non ha gli spiccioli per le sigarette o il KitKat, è sempre più rafforzato. Se puoi permetterti di investire in oro, va’ dal gioielliere! È ridicolo, secondo me, fare leva sul passeggero di turno che “quasi quasi me lo porto via un souvenir da Milano”.
Il prossimo passo quale sarà? Io propongo una stampante automatica di titoli di Stato al cesso della Stazione Centrale!