Soviet Modernism 1955 – 1991. Unknown Story – Architekturzentrum Wien

Creato il 11 giugno 2015 da Maxscorda @MaxScorda

11 giugno 2015 Lascia un commento

A quanto pare il modernismo architettonico sovietico non affascina soltanto me.
Dopo una serie di pubblicazioni molto molto interessanti recensite anche su queste pagine (su tutte "Cosmic Communist Constructions" ), trovo pubblicato il volume o meglio leggo di una mostra tenuta l’anno scorso a Vienna presso il museo "Architekturzentrum Wien" sull’architettura sovietica.
Purtroppo tempo e opportunita’ mi hanno impedito di visitarla ma almeno e’ rimasta la possibilita’ di leggere il catalogo, libro completamente indipendente dal progetto espositivo.
Anzi, al contrario dei normali cataloghi di mostre che riassumono su carta l’esposizione, pur essendo corredato dalle immagini,  principalmente si pone come cronaca e analisi del viaggio compiuto dai curatori all’interno della varie repubbliche dell’ex Unione Sovietica, documentando passo passo, cio’ che e’ stato e cio’ che resta oggi di questa strana ma straordinaria testimonianza architettonica e storica.
Ecco come e non potrebbe essere diversamente, la storia dell’architettura s’intreccia con la storia geopolitica, fenomeno che negli URSS non fu casuale, anzi organizzato, pensato, strutturato, voluto e talvolta preteso, tutte ragioni per le quali al crollo dell’impero, e’ seguita una rimozione anche fisica degli anni del regime che hanno portato al disfacimento o all’abbattimento dei vecchi simboli, fossero anche semplici costruzioni dalla sola colpa di essere stati voluti nel tragico passato della nazione, fermo restando la netta contrapposizione interna portata dal rinnovamento voluto da Kruscev
La cronaca del viaggio s’interseca con le testimonianze di architetti e responsabili degli edifici, attraverso la storia della regione prima, durante e dopo l’avvento del comunismo, storie di soprusi, abusi ma anche grandezza e forza di una nazione che ha dominato per decenni, meta’ del mondo. Spesso le foto sono di archivio perche’ molti edifici non esistono piu’ o sono ormai in pessime condizioni, altre invece e pensiamo ai quartieri piu’ popolari, quei grigi microrayon di un tempo, sono trasformati in caotici agglomerati urbani dai quali e’ sparito il grigiore ma anche la forma e la coerenza interna.
In conclusione, tanta storia quanta architettura, piu’ testo che portfolio fotografico.
Un libro diverso ed importante sull’affascinante cosmico modernismo sovietico.

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