Sovietic Psycho...

Creato il 24 maggio 2013 da Omar
David Grieco, scrittore e regista nipote di Ruggero Grieco, uno tra gli storici del PCI, è stato a lungo ossessionato dalla agghiacciante figura di Andrej Romanovic Chikatilo, un insegnante di lettere nella periferia di Mosca che nella Russia degli anni ’80 fu capace di violentare e divorare più di cinquanta bambini guadagnandosi l'appellativo di «Mostro di Rostov». Ne il comunista che mangiava i bambini, suo unico romanzo, Grieco gli affibbia un nome di fantasia, Evilenko, e ce lo descrive come un duro insegnante impegnato a portare avanti le idee del partito. A seguito di un tentativo di violenza su una giovane alunna viene allontanato dalla scuola, ma alla moglie rivela di essere stato licenziato perché comunista e scrive al partito le sue lamentele nei confronti di un sistema marcio e decadente, con sempre meno compagni e l’aumento delle persone che considerano il comunismo un male per la società. È anche grazie a queste missive che viene contattato dal KGB, per il quale inizierà a lavorare nelle ferrovie, osservando gli spostamenti del popolo e tenendo sott’occhio tutti coloro che intendono portare avanti una nuova idea (ribelle) di Russia. Ma proprio in mezzo a questo sfacelo ideologico, mentre il monolite sovietico si avvia all'inevitabile crollo, Evilenko manifesta gli aspetti più letali della propria patologia: manie omicide, schizofrenia e cannibalismo cominciano a fare capolino nella sua esistenza, e la sua posizione di spia protetta dall'apparato ne facilita l'acuirsi rendendolo una sorta di Hannibal Lecter in salsa russa (purtroppo reale, però). Ottimo thriller, Il comunista che mangiava i bambini è teso e serrato, dallo stile impeccabile, capace di raccontare la storia vera d'un mostruoso assassino e lasciar trasparire in filigrana quella del declino della Russia comunista, con tutte le difficoltà e i problemi psicologici e sociali causati dal disfacimento del paese, la crisi d’identità successiva alla crisi del Partito Comunista e all’apertura verso l’Occidente. Il linguaggio del libro è molto cinematografico - ma il film che lo stesso Grieco ne trarrà qualche anno dopo, pur potendo contare sull'interpretazione di un magistrale Malcom «Drugo» McDowell, non sarà all’altezza del romanzo - e accompagna efficacemente una trama robusta e articolata. Conosciamo pian piano le menti, il carattere, le ansie e le paure dei due personaggi principali, messi quasi l’uno contro l’altro, a confronto. Delitto dopo delitto, la suspence cresce rapidamente sino al termine dell’ultimo capitolo in cui l'incubo vedrà la sua fine.
Interessante finestra sugli ultimi fiati d'un poderoso e spietato regime totalitario che, scomparendo, lascia un vuoto di cui aberrazioni come Evilenko/Chikatilo erano parte integrante.
Il comunista che mangiava i bambini David Grieco (Ed. Elle U Multimedia)

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