I problemi maggiori per i consumatori sono legati all’essere affidati a più istituti finanziari per i prestiti in corso e alla non conoscenza degli oneri che sono tenuti a pagare (per esempio i tassi di interessi). Il risultato è una difficoltà sempre maggiore nei pagamenti delle rate, l’impossibilità di rimborsarle nei tempi dovuti e l’iscrizione dei ritardi nei SIC (sistemi di informazioni creditizie). Quando poi si ha a che fare con le società di recupero crediti, la situazione può diventare ancora più complicata: l’Ambulatorio Antiusura ha registrato un aumento del 20% delle richieste di aiuto nel 2013 rispetto al 2012, con una tendenza in continua crescita.
Come fare, dunque, per non arrivare a questo punto? Prima di tutto occorre analizzare a fondo la propria situazione economica prima di prendere in considerazione l’ipotesi di un finanziamento: valutare le entrate e le uscite permette di capire se è sostenibile il rimborso di una rata mensile e di quale importo massimo.
Il secondo passaggio, altrettanto importante, è informarsi con attenzione e non fidarsi della prima offerta che si trova: occorre dunque leggere le informative pre-contrattuali e i contratti di finanziamento, verificando che siano presenti tutte le informazioni richieste dalla legge.
Se invece abbiamo già contratto prestiti che fatichiamo a rimborsare, possiamo controllare quali sono i margini di rinegoziazione del finanziamento con l’istituto di credito. Per tenere monitorato il proprio indebitamento e per gestirlo in maniera sostenibile per le nostre finanze, possiamo rivolgerci inoltre a strumenti come Mettinconto, che permette di controllare la nostra situazione ed analizzare la nostra affidabilità creditizia con una consulenza dedicata.