SpaceX ci riprova con la missione Jason-3: lancio perfetto ma atterraggio fallito

Creato il 18 gennaio 2016 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Dopo aver fatto atterrare con successo il primo stadio di un razzo in verticale e dopo averne testato il funzionamento pochi giorni fa, la SpaceX ieri ci ha riprovato con la missione Jason-3. Questa volta la zona di atterraggio non era una sulla terra ferma a Cape Canaveral ma su una chiatta robotizzata nell'Ocenao Pacifico, come nei primi due tentativi falliti. E anche stavolta qualcosa sembra essere andato storto...

Attenzione: questo articolo è stato aggiornato a metà mattina (si veda in fondo)

Come nei lanci precedenti, l'obiettivo primario della missione era comunque portare i orbita il carico utile, il rientro controllato del primo stadio era un obiettivo secondario o un "bonus".

Il Falcon-9 poco dopo il decollo di ieri - Credit: NASA/Bill Ingalls

In questo caso, il carico utile era un satellite di telerilevamento ambientale, il Jason-3, frutto di una collaborazione internazionale e gestito dal National Oceanic and Atmospheric Administration ( NOAA); esso contribuirà a proseguire le misure globali sul livello degli oceani.

il satellite Jason-3 - Credit: NASA

Jason-3 è stato costruito da Thales Alenia in France. E' il frutto della collaborazione tra quattro agenzia (le americane NOAA e NASA, il CNES francese e Eumetsat europea); è stato immesso su un'orbita polare medio-bassa (1366 km) dalla quale effettuerà un monitoraggio estremamente preciso della topografia degli oceani, controllando l'evoluzione dei cicloni tropicali e dando un supporto per le previsioni metereologiche stagionali.

Ieri sera (erano le 19.42 in Italia) il lancio è stato perfetto, con partenza dalla stazione di Vanderberg in California (la stessa località in cui sono atterrate molte missioni dello Shuttle). Dopo quasi un'ora dal lancio, il satellite si è separato dal secondo stadio ed ha aperto i pannelli solari lunghi 10 metri (il video del lancio può essere rivisto qui).

La piattaforma automatizzata per l'atterraggio del primo stadio del Falcon-9. Credits: SpaceX

Il primo tentativo fallito di atterraggio ad Aprile - credit: Space-X

Purtroppo, la diretta dalla piattaforma "drone" nel pacifico si è interrotta poco prima che il primo stadio del Falcon effettuasse l'atterraggio. Come si ricorderà, già nell'aprile scorso un primo tentativo su quella piattaforma fallì miseramente. Secondo un comunicato diffuso ieri sera, anche stavolta non si è trattato di un atterraggio morbido; a quanto pare, una delle zampe di supporto si è danneggiata per l'urto e il vettore si è adagiato su un fianco senza esplodere; ecco l'immagine da poco pubblicata da SpaceX:

Il vettore danneggiato ieri dalla rottura di una delle zampe, durante le operazioni di recupero sulla piattaforma automatica. Credit: Space-X

Il lancio di ieri era l'ultimo con la versione 1.1 del Falcon-9, un vettore che Space-X ha utilizzato ben 15 volte da Settembre 2013; è stato anche il primo di 4 lanci previsti dalla California.

Adesso, Space-X ha intenzione di puntare sulla nuova versione ' Full Thrust' basata su motori più potenti nel primo stadio, i "Merlin 1D"; si tratta della versione già impiegata lo scorso 21 dicembre, quando avvenne lo storico rientro autonomo del primo stadio in Florida. Qui sotto riportiamo una immagine suggestiva, relativa all'ispezione e al recente test di quel vettore.

Credit: Space-X

Riferimenti:
http://www.universetoday.com/126846/jason-3-launch/
http://www.asi.it/it/news/falcon-9-di-nuovo-alla-prova
http://www.spacex.com/news