Sono sempre alla ricerca di idee nuove per le ricette letterarie e quando ho visto che c’era in promozione Il bordo vertiginoso delle cose, il libro di Gianrico Carofiglio, in un’edizione speciale con ben 7 ricette, non ho potuto lasciarmelo scappare. Si tratta di Sette ricette d’autore tratte dall’ultimo libro, scritto a quattro mano da Gianrico e Francesco Carofiglio, La casa nel bosco. Oggi ho pensato di presentarvi un primo piatto facile e gustoso: gli spaghetti all’assassina.
«Questa ricetta è un’erede diretta delle preparazioni familiari con gli avanzi di pasta, negli anni in cui non si buttava via niente. Se avanzava un po’ di pasta al sugo del pranzo e la sera non c’era stato il tempo di fare la spesa, si riscaldava la pasta avanzata in una padella, facendola bruciacchiare e rendendola molto più saporita di quanto non fosse a pranzo. Gli spaghetti all’assassina sono un’evoluzione della pasta avanzata e bruciacchiata degli anni Sessanta. Questo non è un piatto per chi non ami il piccante.»
Ingredienti (per 4 persone, affamate)
- 500 gr di spaghetti
- 500 ml di passata di pomodoro
- 4 cucchiai di olio EVO
- 1 spicchio d’aglio
- sale
- peperoncino
Preparazione
La preparazione è solo apparentemente facile e, come si vedrà, richiede una certa sensibilità per le consistenze.
Mentre mettete l’acqua a bollire, preparate un sugo al pomodoro con l’olio, l’aglio, un pizzico di sale e abbondante peperoncino.
Scolate gli spaghetti quando sono molto al dente, direi un po’ crudi. Versate il sugo in una padella antiaderente molto ampia (che è il segreto del successo della ricetta); l’ideale addirittura sarebbe un wok. Nella stessa padella, o nel wok, versate gli spaghetti. Mettete la padella su un fornello con la fiamma piuttosto alta e con un mestolo in legno schiacciate gli spaghetti contro il fondo e le pareti della padella, a mo’ di frittata, per circa dieci minuti o comunque fino a quando la pasta a contatto con la padella non si sia indurita e bruciacchiata. A questo punto, sempre come se si stesse lavorando una frittata, capovolgete gli spaghetti e ripetete la procedura. L’idea è che, alla fine, si produca una crosta bruciacchiata, mentre all’interno gli spaghetti restino morbidi, ma sempre al dente. Al momento di servire conviene versare su ogni porzione un filo d’olio crudo.
Che dite, li provate? Non sono male. A me, poi, il bruciacchiato piace ;)