E avete ragione come nn era tempo di fave quando ho preparato questo piatto..ma ecco esiste il congelatore..e io mi ero premurata di riservarmi un sacchetto di fave. Anzi a dire il vero 2 sacchetti..uno conteneva delle fave congelate a fresco, la’ltro conteneva delle fave sbollenatete e private della buccia. Con quest’ultime ho preparato questa pasta! Quindi se le avete anche voi in congelatore è l’ora di cacciarle..altrimenti segnatevi quest’idea per la prossima primavera ;)
Semplice ma ricca di sapori..da dosare con parsimonia perchè si leghino bene tra loro.
Ho usato pochissima cipolla rossa fresca, della bottarga di tonno sarda e nella passatina di fave c’è pochissimo pecorino sardo semistagionato (molto meno forte rispetto al cuginetto romano).
per 2
160 gr di spaghetti n° 9 Pasta Garofalo
una manciata di fave fresche o congelate circa 100 gr
pecorino sardo semistagionato 2 cucchiai
bottarga sarda grattugiata circa 20 gr
1/4 cipolla rossa
olio extravergine d’oliva
Prendete le fave. Se hanno la buccia sbollentatele per 30 secondi e poi scolatele ed eliminate la buccia.
Ponetele in una padella capiente con un filo d’olio evo e un pezzetto di peperoncino rosso piccante, fatele andare qualche minuto, poi frullatene i 3/4 unendo il pecorino sardo e un mestolino di brodo vegetale leggerissimo (o anche l’acqua della pasta). Dovrà venir fuori una cremina abbastanza liquida.
Intanto avrete portato a cottura gli spaghetti e scolati al dente, quindi riversarli nella padella con la passatina di fave, le fave intere e la bottarga grattugiata.
Servite nei piatti finendo con un giro di olio evo, qualche fava intera, una spolverata di bottarga e qualche mini pezzetto di cipolla rossa fresca.
Ps: stamattina in occasione del World Pasta Day 2011, si è tenuto qui a Roma il convegno PASTA, A GLOBAL CHALLENGE New markets and conumers of the food thai is filling people's tables worldwide.
La pasta indicata come alimento del futuro, per sconfiggere la scarsità alimentare. Inoltre è stato presentato il volume "Un capolavoro chiamato pasta. Uno stile alimentare globale", edito da Alinari, che ripercorre la storia della pasta, le sue virtù e le sue citazioni nel mondo del cinema e della letteratura.
Infine questa sera si terrà una cena di gala, organizzata all’Open Colonna, il ristorante di Antonello Colonna, a Palazzo delle Esposizioni di Roma. Saranno presentati tre piatti simbolo che esplorano le nuove frontiere di un alimento capace di rinnovarsi e mantenersi allo stesso tempo legato alle sue radici.
Si tratta della Bagna càuda di Carbonara con tartufo bianco d'Alba di Colonna (di cui ancora non esiste una foto perché si tratta di un'anteprima assoluta), dei Patrinnostri con zuppa e pesce nobile di scoglio, "maccu" di fave secche e zucca gialla di Ciccio Sultano e degli Spaghetti affumicati con vongole e pendolini grigliati di Mauro Uliassi.
Insomma buon appetito ai fortunati che parteciperanno!!
Fonti: http://www.agi.it/food http://espresso.repubblica.it/food/Articolo originale di Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.