Spagna: a Madrid la “marcia della dignità” contro i tagli del governo. Scontri, feriti ed arresti

Creato il 23 marzo 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ arrivata ieri a Madrid la “marcia della dignità”, i cortei partiti un mese fa da tutte le parti della Spagna per protestare contro i tagli del governo di Mariano Rajoy. I sei diversi cortei sono confluiti in un’imponente manifestazione nel centro della capitale spagnola per protestare contro la ricetta di lacrime e sangue varata dal governo popolare per rispondere alla gravissima crisi del Paese.

La “marcha de la dignidad” ad Atocha, Madrid (15m.blobic.com)

Sono decine di migliaia i manifestanti arrivati da tutta la Spagna, molti a piedi, che hanno partecipato ieri ad un enorme corteo a Madrid contro la “situazione di emergenza sociale”, creata da una disoccupazione record del 26%, contro l’austerità e contro i tagli di bilancio. Le organizzazioni presenti a quella che é stata denominata “marcia della dignità” sono circa 300, tutte con un unico obiettivo: “Unire tutte le forze per un solo risultato, ovvero o il governo risponde alle nostre richieste oppure deve fare le valige.”

Durante il corso della giornata, però, non sono mancati i momenti di tensione. Infatti si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia al termine dell’imponente manifestazione con un bilancio di 7 manifestanti e 20 poliziotti feriti, uno dei quali grave, e 17 arresti. Gli scontri sono scoppiati mentre la folla si disperdeva tra i poliziotti che hanno iniziato a sparare proiettili di gomma contro decine di manifestanti che lanciavano oggetti. I manifestanti hanno costruito barricate, incendiato i cassonetti dell’immondizia e distrutto i vetri di una banca.

Sono lavoratori soprattutto, ma anche disoccupati, studenti, donne, migranti, attivisti di comitati territoriali, membri delle piattaforme contro le ipoteche e gli sfratti. Con loro partiti, organizzazioni e gruppi di tutta la sinistra, da quella spagnola a quelle nazionaliste, i cosiddetti “indignados”, i sindacati indipendenti e alternativi. Molti di loro sono in marcia da settimane, altre hanno iniziato il loro avvicinamento alla capitale iberica solo oggi.

Sono tante le motivazione che hanno spinto i manifestanti a scendere in piazza. II governo di Rajoy, per gli organizzatori, è il primo ad avere un indirizzo di destra così spiccato, dopo la morte di Franco. Reo di assumere politiche che non aiutano i cittadini hanno manifestato ieri contro la dittatura della troika, contro l’austerity, i sacrifici, i tagli, la distruzione dello stato sociale. Viene contestato a Rajoy anche le varie privatizzazioni decise da parte del governo, mentre si tagliano i bilanci per la sanità, per l’educazione e per i trasporti.


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