Fra i canali oscurati, la Sexta 3, Xplora e Nitro, del gruppo Atresmedia, risultato dalla fusione di Antena 3 e la Sexta; i canali La Siete e Nueve del gruppo Mediaset; AXN, canale di Soni veicolato dal multiplex di Veo TV (guidato da Unidad Editorial), tornato dal 30 aprile ad essere pay tv; mentre Net TV, il cui principale azionista è Vocento, ha chiuso due canali di televendita, che recentemente avevano smesso di ospitare Intereconomia e MTV.
Nel novembre del 2012 il Tribunale Supremo aveva annullato l'accordo del Consiglio dei ministri del luglio 2010, con il quale si assegnava direttamente e senza concorso le frequenze in DTT di ambito statale, accogliendo in parte un ricorso presentato dalle imprese Infraestrutura e Gestion 2002 S.L.
L'Union de Televisiones Comerciales en Abierto (Uteca), l'associazione dei broadcaster privati spagnoli, ha presentato a sua volta ricorso alla sentenza del Tribunale Supremo, per violazione dei diritti degli operatori televisivi e di tutto il settore audiovisivo e per la «situazione di insicurezza giuridica senza precedenti» introdotta a livello di business e regolamentare e il danno all'industria. Il patronato delle televisioni aveva chiesto la sospensione cautelare della sentenza, in attesa del pronunciamento sul ricorso presentato, una richiesta rigettata dall'alto tribunale.