Cosa c'è di poetico nel cambiamento? Ecco...'La Befana tutte le feste spazza via' è frase che viene accolta meglio se espressa in quest'altra forma: <L'Epifania tutte le feste si porta via>.Una rima baciata e... la vita assume subito toni differenti.Con un poco di zucchero la pillola va giù, in buona sostanza.Importante è che non vadano giù i sogni!
E invece... di solito... Una volta andate le feste...Insieme a loro partono abitualmente pure i sorrisi: se ne vanno.Il casino quotidiano torna marcilento a farci compagnia.La vita riprende da dove l'avevamo lasciata. O no?Dipende da noi.Dipende solo da noi.Lo stacco delle feste può essere solo propedeutico al cambiamento: anno nuovo, vita nuova!Volendo, si può.Non dobbiamo mai rinunciare al sorriso.Il Venerabile Jorge de Il Nome della Rosa afferma che il riso non allieta i tratti somatici ma li deturpa.Perché il riso è critica. Il riso è miccia che fa saltare il precostituito. Il riso cancella la paura.Chi non è più in grado di ridere è destinato a rimanere succube del proprio contesto.I motivi per ridere non devono mai mancare.Insieme ai motivi per cambiare laddove non siamo soddisfatti. Al di là dei buoni propositi. Al di là dei cassetti che tengono ingabbiati i sogni.Bisogna solo buttarsi al di là dell'ostacolo che abbiamo faticosamente eretto negli anni.É il passato a diventare la nostra prigione dorata. Non d'oro: dorata. Ricordi sedimentati che finiscono col definirne le robuste sbarre.Un ricordo triste deve essere metabolizzato come motivo di gioia, come sprone a proseguire al meglio la nostra vita.Dobbiamo solo rimboccarci le maniche e sognare: il riso ci allieterà nei fisiologici momenti di sconforto, rendendo tutto più leggero.Cosa c'è di poetico nel cambiamento? Solo la vita. Ch'è tutta una magnifica sorpresa.Ciò che il bruco considera fine del mondo, per l'universo è la nascita di una farfalla.