Ritorna Rita Charbonnier, autrice già apprezzata per i suoi precedenti romanzi, e che ci porta a scoprire Elsa, ragazza fragile che si convince di essere la reincarnazione di Anita Garibaldi. Portando a teatro questo personaggio, Elsa dà vita a parti di sé che non crede possedere, ma la sua famiglia la crede completamente pazza, tanto da rinchiuderla in un ospedale.Eppure quando la sua libertà viene meno, Elsa non si abbatte e cerca di trovare le risposte alla propria sofferenza.Un romanzo che ci riporta in un'epoca passata e ci fa rivedere attraverso Elsa una donna che, come lei, sa essere estremamente fragile quanto estremamente forte.
La trama:
Elsa, una ventenne affetta da isteria, si ritrova a interpretare il ruolo di Anita Garibaldi in una pièce teatrale e si convince di esserne la reincarnazione. Rinchiusa in manicomio e sottoposta a elettrochoc, viene presa in cura da uno psichiatra che la ascolta e la asseconda. La follia di Elsa finirà per rivelarsi molto più saggia del contesto autoritario e repressivo nel quale è costretta a vivere. Una fuga, l’unico modo per salvarsi.Elsa non si è mai sentita parte della sua famiglia. Forse perché è una ragazza difficile, fragile; almeno questo è ciò che le hanno sempre detto. Troppo timida e debole di nervi rispetto a loro, gli eredi risoluti e arroganti di una delle famiglie più in vista della Roma fascista.Fino ai vent’anni Elsa ha seguito docilmente il volere del padre e della zia, facendo sempre ciò che ci si aspettava da lei, anche quando si trattava di esporsi alla derisione e allo scherno, salendo sul palco di un teatro per interpretare il ruolo di Anita Garibaldi in un’orribile pièce voluta dal regime. Tuttavia, proprio grazie al teatro e, soprattutto, al personaggio di Anita, Elsa scopre una se stessa che non pensava esistesse. L’incontro con quella donna impavida, forte, bella, la cambia nel profondo. Anita è tutto ciò che lei non è mai stata, ma Elsa sente che tra loro c’è un legame. Ogni notte, la timida Elsa abbandona le proprie insicurezze per diventare Anita, l’eroina dei due mondi.Grazie a quei sogni si trasforma e comincia a fare cose che non aveva mai fatto prima: fugge di casa, cammina scalza per le strade di Roma e grida tutto il dolore che ha racchiuso in sé per troppo tempo. Per la sua famiglia, però, questo non è accettabile. La ragazza deve essere allontanata, perché le sue non sono più stramberie, è pazza, e potrebbe rovinarli.Nell’ospedale svizzero in cui viene rinchiusa, Elsa scopre le sbarre, il torpore malsano dei medicinali e l’assenza di libertà, ma riesce anche, grazie all’aiuto di un giovane medico, a comprendere i motivi della propria sofferenza e a liberarsi di una famiglia che l’ha sempre oppressa. Scoprendo forse anche quell’amore che da sempre le è stato negato.
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L'autrice: