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SPAZIO TADINI: Francesca Magro OLTRE UOMO – allo spazio d’arte di Milano dedicato a Emilio Tadini

Creato il 20 ottobre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Spazio Tadini Milano Arte, Francesca MAGRO

Spazio Tadini Milano – mostra di Francesca MAGRO

SPAZIO TADINI: Francesca Magro OLTRE UOMO. La mostra a Spazio Tadini Arte Contemporanea Milano (MAPPA) – dedicato a Emilio Tadini – raccoglie gli ultimi lavori di Francesca Magro su un tema caro all’artista: il corpo. Un percorso enigmatico sul rapporto con la carne che diventerà oggetto anche di un prossimo volume dedicato proprio a Francesca Magro a cura di Luca Pietro Nicoletti. La mostra a Spazio Tadini – con inaugurazione mercoledì 7 novembre alle ore 18.30 - si svolgerà parallelamente alla realizzazione della terza edizione del Festival Coreografia d’Arte 2012 di danza contemporanea, dal 24 al 30 novembre.  Per Coreografia d’Arte Federicapaola Capecchi,  presenterà, sempre allo Spazio Tadini, uno spettacolo interamente ispirato al lavoro artistico di Francesca Magro, giovedì 29 novembre con una doppia replica alle 20.30 e alle 21.45 (per informazioni visitare il calendario del festival al blog di Spazio Tadini: LINK).

Francesco Tadini - Francesca Magro inviata speciale: Francesca Magro disegna corpi che non designano corpi. De signum: ritrarre per via di segni la forma di un oggetto. I segni di Francesca Magro non ri-traggono. Quasi immemori di anatomia umana – quanto basta per entrare in un territorio caro a Giacometti – muovono alla caccia di un ultra uomo biotecnologico. Di un eroe mutante. Convertono cartilagini in giunti cardanici. Tramutano sangue in fluidi lubrificanti. Trasformano placenta e liquidi amniotici in bagni chimici che generano protesi, con filamenti, lanuggini, e particolari prolungamenti che congiungono a invisibili laboratori, dove si programma il loro futuro innervandolo in sagome neoplasiche con scariche polverizzate di coloranti anionici.

Oppure: Francesca Magro non dirige i suoi graffi e turbini segnici verso la nascita del prossimo supereroe Marvel, ma assiste a una Catastrofe/Creazione. Allora la sua mano non può fare altro che prendere atto della Genesi di un nuovo mondo. Il mondo vecchio è finito -annientato- e il mondo nuovo sta prendendo forma. E come ogni forma nata alla fine di un’altra forma, la contiene.

Spazio Tadini Milano Arte contemporanea, Francesca MAGRO

Francesca MAGRO – a Spazio Tadini Milano

Dev’essere così che si sono sentiti e hanno rivisto il mondo Henry Moore e Graham Sutherland quando -artisti di guerra- hanno avuto il compito di prendere atto della spaventosa follia distruttrice che annientava case, cose, uomini… E disegnare l’orrore, dovevano. E dare forma a qualcosa -ogni cosa- che stava cadendo a pezzi sotto le bombe. Dovevano -entrambi forzando lo stile raggiunto in precedenza- inseguire l’unica cosa più grande dell’arte: la morte. E in questo inseguimento restare abbagliati alla vista della luce prodotta dalle esplosioni e proiettarsi al tremito collettivo di folle oceaniche giù per le scale della metropolitana di Londra. Giù, giù all’inferno, o quasi, in una città irreale.

Henry Moore disegna Tube Shelter Perspective (1941) e da forma all’irrealtà. Una umanità senza corpo -proprio fantasmi sdraiati in fila, tratteggia Moore- abbandonata nell’oscurità del tunnel. Esseri umani trasparenti e derubati -dalla paura e dalla fame- dell’estensione del corpo. Non estesi. Sagome il cui chiarore contrasta l’oscurità di una galleria (della quale non si scorge la fine). Corpi che sembrano attraversati dalla luce. Corpi che non proiettano ombra, come l’imperatrice del libretto d’opera Die Frau ohne Schatten di Hugo von Hofmannsthal. Corpi incapaci di generare. Di farsi solamente umani.

Graham Sutherland, tramite il disegno delle rovine di guerra, assiste alla trasmutazione delle case in macerie. Il crollo delle strutture architettoniche -o l’equilibrio derivante da un crollo, quel precario equilibrio- formerà la sua nuova visione dello spazio metamorfico. Fino a includervisi, ritraendosi…

Spazio Tadini

Francesca MAGRO in mostra a Spazio Tadini, Milano

«Sutherland dipinge se stesso come elemento indifferenziato di quella vorticosa combinazione e dissoluzione delle forme, e nel medesimo tempo ne rende testimonianza» (Sanesi 1988).

Come questi artisti, Francesca Magro, oggi, avverte una benefica urgenza: quella di accorciare le distanze da una catastrofe in corso. Artista di guerra anche lei, dunque, costretta a disegnare. (Difficile appostarsi con tele, cavalletto, pennelli , tavolozza, colori a olio dove tutto crolla?). E disegna corpi, Francesca, con il vigore e la velocità di chi non può perdere tempo in operazioni complementari. Va al dunque. Forse, per questa ragione, la sua mano è rapida e muove la linea allo stesso “galoppo” da vertigine di quei Moore o Sutherland dei primi anni Quaranta. Francesca Magro è reporter della più accelerata trasformazione che il genere umano abbia vissuto. Il corpo non è più lo stesso. Il corpo non è più un corpo. Il presente elettrico/genetico/digitale promette la fine della fine.

Giancarlo Ricci accosta queste parole a un disegno che Francesca intitola Eccoli Adamo ed Eva (Francesca Magro. Il corpo e la carne, testi di Melina Scalise, Giancarlo Ossola, Giancarlo Ricci, Luca Pietro Nicoletti, Milano, edito da Spazio Tadini, 2010):

Francesca Magro, Eccoli Adamo ed Eva, 2009, inchiostro su carta, cm. 15x1

Francesca Magro, Eccoli Adamo ed Eva, 2009, inchiostro su carta, cm. 15×1

[…] Un tempo era perfetto.

Ora avanza indecidibile, in obliquo,

appena creato o forse non ancora increato.

Ma la grazia non manca.

Con questo affanno l’uomo e la donna entrano

nell’umano, nel mondo vertiginoso degli umani.

Con corpo immondato dalla carne e

dai sessi che si confondono e

con un’anatomia non del tutto assimilata […]

Non è certo questa la sede per raccogliere ad analisi i cocci dell’identità umana -o per sviscerarne le conseguenze estetiche. Ci limitiamo a osservare che la dissoluzione dell’identità individuale e la ricerca di un’identità globale planetaria (processo che non potrà probabilmente essere frenato neanche dalle guerre) ci sta trascinando in nuovi corpi, in nuovi pensieri, in nuove parole e a parlare -con immagini e segni- una variante della Neolingua (Ingsoc) prevista con la folgorante invenzione poetica di George Orwell.

Eccoci ad assistere a Prove Tecniche di mutazione. Il mio regno per un disegno di Francesca Magro.

Poiché l’essenza della tecnica non è nulla di tecnico, bisogna che la meditazione essenziale sulla tecnica e il confronto decisivo con essa avvenga in un ambito che da un lato è affine all’essenza della tecnica e, dall’altro, né è tuttavia fondamentalmente distinto. Tale ambito è l’arte. S’intende solo quando la meditazione dell’artista, dal canto suo, non si chiude davanti alla costellazione della verità… (Martin Heidegger, Saggi e discorsi, Milano, Mursia, 1976)

Francesco Tadini

Francesca Magro, Oltre uomo, Spazio Tadini Milano

Francesca Magro, Oltre uomo, Spazio Tadini Milano

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Francesca Magro

Mostre personali

    • 2011
      • “Ibridi”, Galleria Gabriele Cappelletti, Milano, presentazione di Gabriele Cappelletti
    • 2010
      • “Identità precarie” – Psicanalisi e Società, Libreria Equilibri, Milano, in occasione della presentazione del libro Identità precarie, di AA.VV. a cura di S. Bertelloni e S. Berti, Ed. ETS; vengono esposti “22 inchiostri” di Francesca Magro; intervengono: Giuliana Bertelloni, Marco Fochi e Maria Vittoria Lodovichi
      • “Il corpo e la carne”, Galleria “Il Bagolaro” di Vincenzo Palmieri, Arluno (NO), presentazione di Melina Scalise, Giancarlo Ossola, Giancarlo Ricci e Luca Pietro Nicoletti
    • 2009
      • “Anatomia di una formica o di un filo d’erba”, Spazio Tadini, Milano, presentazione di Alberto Veca e Luca Pietro Nicoletti
    • 2008
      • “Parodia di un gene”, Spazio Arte Eugenesi, Oleggio (NO), a cura di Eugenio Cerrato
    • 2007
      • “Cromosoma astratto”, Fondazione Radice, Milano, presentazione di Luca Pietro Nicoletti
    • 2000
      • “Rocce”, Centro Civico, Castellanza (VA), presentazione di Franco Azimonti
      • “La luce del silenzio”, Villa Pomini, Varallo Pombia (NO), presentazione di Piergiorgio Panelli
    • 1999
      • “Ulisse”, Teatro Plaza, Piacenza, presentazione di Renata Gerevini Navalesi, in contemporanea allo spettacolo del Piccolo Balletto di Piacenza con musiche di Glauco Cataldo
    • 1998
      • “Tra Pensiero ed Esperienza Pittorica, lo Stupore dell’Infinito Divenire”, Villa Pomini, Castellanza (VA), presentazione di Fabrizia Buzio Negri
      • “Incandescenze”, Sala Nicolini, Varese, presentazione di Luciana Schiroli
    • 1997
      • “L’Enigma,la Metamorfosi, il Mito”, Spazio Nuovo Aleph, Milano, presentazione di Gianni Pre
    • 1989
      • “Un Mitico Arcobaleno di Sentimenti”, Museo Pinacoteca d’Arte Moderna, Macerata, presentazione di Riccardo Barletta
    • 1988
      • “Francesca Magro”, Spazio Nuovo Aleph, Milano, presentazione di Riccardo Barletta
    • 1987
      • Centro Culturale Il Brandale, Savona, presentazione di Attilio Lunardi
      • “Stanze Segrete”, Galleria d’Arte Il Mercante, Milano, presentazione di Attilio Lunardi
    • 1985
      • “Figurazioni e ambienti”, Citibank di Via Turati, Milano, presentazione di Giorgio Seveso
    • 1984
      • “Francesca Magro”, Galleria d’Arte Obiettivo Arti, Verdello (BG), presentazione di Giancarlo Ossola
Francesca Magro mostra a Spazio Tadini Milano

Francesca Magro mostra a Spazio Tadini Milano

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SPAZIO TADINI Milano Arte Contemporanea

Francesca Magro

OLTRE UOMO

Inaugurazione il 7 novembre alle ore 18.30

Dal 7 al 30 novembre 2012

Spazio Tadini Milano arte
Spazio Tadini, via Jommelli, 24 - (MM2 Piola, MM1 Loreto, Bus 62 e81) apertura dalle 15.30 alle 19 da martedì a sabato

http://spaziotadini.wordpress.com/

http://www.spaziotadini.it/

Per ulteriori informazioni e immagini: Melina Scalise: [email protected]

Spazio Tadini, Francesca Magro

Francesca Magro

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia Melina Scalise dell’Associazione Culturale Spazio Tadini di Milano per le notizie, il testo di Francesco Tadini e le immagini relative alla mostra di Francesca Magro.

milano arte expo

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