Una autentica piaga che si può e si deve curare innanzitutto grazie ad un programma di spazzamento con divieto di sosta settimanale o bisettimanale (e l'Ama ci sta finalmente pensando), ma soprattutto eliminando in maniera stabile la sosta dalle strade e, in maniera radicale, la sosta selvaggia.
Guardate cosa succedeva stamattina a Via Arenula. Una vettura, come al solito, posteggiata in divieto al lato del marciapiede in una strada dove non ci si può fermare. Proprio di fronte, emblematico, al Ministero di Grazia e Giustizia. E già è tanto che la spazzatrice dell'Ama è riuscita ad accostarsi al marciapiede perché di solito la fila di auto in sosta abusiva è lineare, senza spazi. In questo caso invece le auto in sosta abusiva erano poche. Paradossalmente è pure peggio perché così si crea davvero una strozzatura del traffico. La spazzatrice cerca di pulire, ma poi si deve fermare. Curiosamente non suona, non avvisa il bellimbusto dentro al suo suv che si fa gli affari suo fottendosene del fatto che impedisce ad un pubblico operatore di pulire la città. Si blocca. Il traffico fluisce nell'unica corsia rimasta alla marcia. La spazzatrice non riesce a rientrare. Deve aspettare che il flusso finisca. Perde quasi un minuto e in più non pulisce una parte della strada. Pensate che danno a livello sia di produttività del lavoro, sia di efficacia del lavoro. Moltiplicate questo per le 600mila auto che, ogni giorno, a Roma campano, vegetano e svernano in sosta selvaggia. Poi fatevi qualche domanda sul perché la città è così sporca.
Se non fosse chiaro ci teniamo a convincervi di una cosa: il primo motivo (poi ce ne sono anche molti altri, beninteso) della sporcizia delle strade di questa città sono le auto in sosta. Il primo. Ma non solo della sporcizia per le strade, quella da spazzare via. Anche delle difficoltà di raccolta: l'Ama dovrebbe abituarsi a diffondere un dato molto semplice, facile da ricavare e potente a livello statistico: quanti cassonetti ogni sera non si riescono a svuotare a causa delle auto posteggiate davanti? Scopriremmo dei numeri clamorosi. Ecco perché dare all'Ama i poteri di multare i cafoni sarebbe una prima importante arma.