Ciao a tutti amici dell’angolino! Oggi ho il piacere di ospitare una scrittrice italiana la quale tratta tematiche importanti all’interno dei suoi romanzi e racconti ma che sa entrare in contatto anche con il mondo fantastico delle favole : Caterina Armentano. Caterina ci racconterà un po’ di sé attraverso ciò che la contraddistingue fin da bambina: la scrittura. Non mi dilungo oltre e lascio a lei la parola. Buona lettura!
“Me lo chiedono in tanti: che cos’è per te la scrittura? È la domanda a cui rispondo con più frequenza e che negli anni è andata modificandosi impercettibilmente, i cambiamenti li ho notati nel momento in cui ho trovato nero su bianco il mio stesso pensiero. È un po’ strano come concetto, ma sono convinta di non essere l’unica ad avere questo rapporto stratificato con essa.
Una certezza fa da fondamenta al mio pensiero: la scrittura e la lettura vanno di pari passo, si tengono per mano. È stata proprio la scoperta della potenza espressiva della lettura che mi ha spinta a scrivere, a trasformare in parole i miei pensieri, le mie bugie, i personaggi stipati nelle camere della mia mente, soffocati dal desiderio di trovare una via d’uscita. Leggere romanzi è stata l’anticamera dello scrivere, un ordine costituito dove le domande hanno trovato risposte, e al contempo mi hanno costretto a farmene altre, a cui ho provato a dare una soluzione attraverso le mie storie.
“Scrivere è un viaggio in incognito, una scalata in cima a una montagna pericolante, un mare in burrasca che rifiuta la quiete“
Quando scrivo non è solo il mio essere ad essere fatto a brandelli, scandagliato, ma tutto quello che mi è stato insegnato, i condizionamenti, le regole, scardinano i lucchetti a cui sono stati legati e a briglia sciolta vanno alla ricerca di quella parte di me priva di dottrine, nuda dinanzi al vuoto.
Quando scrivo non mi sfiora il giudizio del lettore. Ho un dovere verso la mia storia, verso i miei personaggi e se il
Le tante domande a cui sono andata soggetta quando la trama di “Libero arbitrio” ha fatto capolino nella mia vita, le ho districate attraverso “Segni” (racconto edito 0111 Edizioni scaricabile gratuitamente qui
Non sto qui a raccontarvi se Ester e Rebecca abbiano o meno trovato la soluzione all’enigma, ma posso solo aggiungere che scrivere non deve per forza essere una lacerazione interiore, un taglio profondo tra ciò che siamo e quello che vogliamo essere o che mostriamo agli altri, può anche essere un modo per rendere leggera la vita. Necessitiamo di un po’ di leggerezza, di un pizzico di magia, di polvere di fata che ci pizzica il naso per consentirci di respirare e di poter sognare, in un periodo storico dove tutto è così serioso e pessimistico.
“Scrivere è raccoglimento, solitudine, concentrazione ma è anche darsi agli altri. Quando si concede a qualcuno di leggere la propria opera gli si apre una porta sul proprio mondo interiore, su quel periodo della propria vita, su parte delle proprie scelte“
Con la scrittura le bugie hanno ragione d’esistere, essa dà punti definiti in spazi infiniti. È quella parte di me che in caso di drastiche scelte salverei sempre e comunque.
Caterina Armentano
L’autrice
Lettori, cosa ne pensate di Caterina? La conoscevate già? Io trovo sia davvero una donna in gamba, impegnata su tanti fronti. Spero di riuscire a leggere presto i suoi racconti ed i romanzi. Potete trovare qui il romanzo “Libero arbitrio” in formato cartaceo oppure qui
Ringrazio tantissimo Caterina per la disponibilità e per aver condiviso con noi il suo pensiero sul tema “scrittura-lettura”!
A presto!
Ale