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Speciale 4 Nazioni di Tuffi: i campioni intervistati da Sport 2.0

Creato il 06 dicembre 2012 da Sportduepuntozero

Papà Giorgio con il tablet, a riprendere le azioni della figlia; lei, Tania, a cercarlo con lo sguardo, dal trampolino e in piscina, pronta ad accoglierne, come quand’era bimba, ogni minimo suggerimento. Dopo il tuffo il commento, veloce ma partecipato. Poi di nuovo su, per provarne un altro, in vista del Quattro Nazioni, edizione numero 2, che proprio domani aprirà i battenti presso la Piscina Monumentale di Torino.

KLAUS DIBIASI

Tuffi Torino 4 Nazioni Klaus Dibiasi - Foto Andrea Provenzano
Circa 60 minuti di allenamento, questa mattina, per la nazionale azzurra, con le sue punte, al femminile e al maschile, e per le altre nazioni protagoniste di questo “quadrangolare” di alto livello, ovvero Russia, Ucraina, Germania: <<Una bella manifestazione – commenta il grande campione, oggi federale, Klaus Dibiasi – che arriva in un momento stagionale nel quale non ci sono altre gare importanti e consente a nazioni guida del movimento come quelle presenti a Torino di testare la propria e le condizioni altrui. A volte succede anche un confronto a due, per esempio tra Russia e Ucraina; in questo caso si tratta di prova vera, tutta da godere. Torino sta diventando una piccola capitale dei tuffi, come Bolzano, che il prossimo anno avrà la sua prova Grand Prix. Siamo, si può dire, in una bella e sportiva contesa tra due realtà che sanno ben organizzare. Nel periodo invernale, poi, per spazi in piscina e generalità delle strutture, gare di questo tipo potrebbero essere fatte solo qui o a Trieste>>. Come si presenta all’appuntamento la nazionale azzurra?: <<Il momento stagionale è interlocutorio, difficile dunque fare previsioni. La concorrenza è agguerrita ma nessuno è venuto per cedere il passo. Sarà una sfida interessante>>. In prospettiva, invece, possiamo sorridere o preoccuparci?: <<Questo è l’anno post-olimpico e i protagonisti di Londra sono ancora in fase di recupero delle energie mentali e fisiche spese per arrivare pronti al grande appuntamento. Stiamo altresì intraprendendo un altro cammino, quello verso Rio. I giovani e le nuove leve devono sfruttare eventi agonistici come questo per mettersi in luce. La Federazione Italiana sta lavorando molto sul settore giovanile e nell’ultimo Europeo di categoria siamo arrivati primi. Non era mai successo e si tratta di un risultato lodevole pensando al domani. In Italia, purtroppo, sono carenti le strutture, gli impianti. Dobbiamo convivere con questa realtà ed essere arrivati nonostante tutto ad un passo dal podio alle ultime Olimpiadi, competendo con nazioni che non hanno questi problemi, Cina su tutte, è una nota di merito. Un bravo va alle nostre ragazze e agli allenatori, Giorgio Cagnotto in primo luogo, che svolgono il loro lavoro con professionalità, passione e trasporto. Intanto, sempre in ottica futura, è in atto il recupero agonistico di Maria Marconi che a causa di un problema fisico non ha potuto arrivare a Londra>>.

GIORGIO CAGNOTTO

Tuffi Torino 4 Nazioni Giorgio Cagnotto - Foto Andrea Provenzano
Eccolo Giorgio Cagnotto, grande interprete della specialità negli anni Settanta proprio con Dibiasi. Torinese doc, torna ogni tanto, e non solo per motivi sportivi, nella sua città: <<Ho lasciato molti amici – sottolinea – ed ho ancora degli interessi. Torno pertanto sempre molto volentieri>>. Sotto il profilo agonistico, poi, Torino ha sempre portato bene ai colori azzurri e alla figlia Tania: <<Indubbio – prosegue – e gli Europei del 2011 ne sono stati la chiara dimostrazione>>. Metabolizzata la delusione olimpica?: <<Diciamo di sì, anche se non è stato facile. Né per me, né per Tania. Molti sono stati i fattori che ci hanno giocato contro e certo la fortuna non è stata dalla nostra parte. Lo sport però è anche questo. Sa regalare grandi soddisfazioni e cocenti delusioni. Da queste ultime, possedendone la forza, si riparte. Quest’anno, per Tania, sarà interlocutorio. Dopo aver spinto tanto ora deve far ripartire dal macchina, fisica e mentale. In questa fase stiamo lavorando dal punto di vista atletico. Certo non è facile ritrovare gli stimoli per alzarsi tutte le mattine, andare in piscina e allenarsi. Ci sono giornate in cui tutto questo risulta naturale, altre in cui pesa, dopo tante stagioni ad alto livello. Le motivazioni però ci sono ancora e anch’io ho conservato immutata la passione per questo sport>>. Due considerazioni su questo “Quattro Nazioni”: <<E’ un’occasione per i giovani di mettersi in evidenza, provare ad emergere. Non costituisce certo la gara dell’anno anche se può risultare utile per capire come si sta lavorando. Nel 2013 gli appuntamenti che contano saranno le sei gare di World Series, da marzo a maggio, gli Europei di Rostock, in Germania, e i Mondiali a Barcellona. A Torino torneremo per gli Assoluti di metà aprile>>.
Dal padre alla figlia, appena terminata la seduta di allenamento.

TANIA CAGNOTTO

Tuffi Torino 4 Nazioni Tania Cagnotto - Foto Andrea Provenzano
Come ti senti?: <<Non benissimo – esordisce – ho un problema alla spalla. Vedremo se è il caso di fare la gara oppure no>>.
Dopo Londra come sei riuscita a ripartire?: <<
Mi sono concessa due mesi di totale stacco dai tuffi. Ne sentivo il bisogno e la lontananza mi ha fatto bene. L’obiettivo stagionale è quello dei Mondiali catalani, in luglio. Il tempo per prepararli bene c’è tutto e gli stimoli, giorno dopo giorno, arriveranno. Non vado però oltre il biennio in quanto a sguardi futuri>>. Quindi Rio?: <<Ne riparleremo tra due stagioni>>. Torino e Tania Cagnotto, un feeling costante: <<Sì, qui ho vinto molto e mi sono sempre trovata bene, soprattutto con la gente e il suo calore. Anche per le prossime giornate mi aspetto un buon pubblico e spero che la temperatura dell’impianto salga…oggi fa un po’ freddino>>. Conosci la città?: <<Non molto, devo dire, perché le mie presenze sono sempre legate alle competizioni e di tempo per fare la turista non ne esiste certo molto. Magari oggi, vista la radiosità dei contorni e dei panorami, si potrebbe fare un giro in mongolfiera>>.
Intanto la pausa pranzo incombe e Tania si appresta a lasciare la piscina in compagnia di Francesca Dallapè, l’altra delusa di Londra 2012.

FRANCESCA DALLAPE’

Tuffi Torino 4 Nazioni Francesca Dallapè - Foto Andrea Provenzano
Anche per lei la domanda d’esordio è legata all’attuale condizione. Come la definiresti?: <<Buona – sorride – anche se è chiaro che sono in ritardo. Come Tania mi sono presa due mesi di riposo, cosa non consueta. Riprendere il percorso dopo un periodo di pausa per noi così lungo non è certo agevole. La voglia di gareggiare, quella di provare le sensazioni agonistiche di cui ci nutriamo, è però molta. Gli stimoli ci sono>>.
Torniamo indietro di qualche mese, al 4° posto olimpico in sincro. Oggi lo consideri più una delusione o più una soddisfazione per essere arrivate tra le migliori del mondo?: <<Senza dubbio più una delusione. Stavamo bene e ci aspettavamo un risultato migliore. Non è arrivato e diciamo che la dea bendata ci ha girato le spalle. Fa parte del gioco anche se è stata dura da digerire>>. Ora Francesca guarda avanti, ma di Olimpiadi 2016 non vuole ancora parlare: <<Un gradino per volta, anno dopo anno. Rio è ancora troppo lontana. Nel 2013 ci saranno i Mondiali, traguardo importante, da preparare bene. Qui a Torino non cerco nulla di particolare anche se risentire la fibrillazione del punteggio sarà molto stimolante>>. 

Guarda il palinsesto dell’evento http://news.sportduepuntozero.it/2012/12/05/tuffi-da-venerdi-il-4-nazioni-a-torino/7052

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