Speciale + Commenta & Vinci: Ecocucina

Creato il 31 maggio 2013 da Annalisaemme @annalisaemme
Oggi vi presentiamo uno speciale bello e corposo con alla fine una copia in regalo di un libro utile e pieno di spunti molto interessanti per voi. Parliamo per una volta di cucina, non la classica che conosciamo tutti ma di un nuovo modo per stimolare la fantasia delle cuoche provette con una strizzatina d'occhio alle abitudini delle nostre nonne. Speriamo vi piaccia!


EcocucinaAzzerare gli sprechi, risparmiare ed essere felicidi Casali Lisa
Prezzo Brossura: € 14,90Prezzo e-book: € 10,99Editore: GribaudoPagine: 245Genere: Manuale, Cucina e risparmio
Lo sapevate che le foglie di carciofo hanno un sapore delizioso? E che della zucca non si butta via niente, nemmeno la buccia? Evitare gli sprechi è un’esigenza crescente, anche in cucina, un settore in cui i concetti di sostenibilità e risparmio stanno guadagnando sempre maggiori consensi. Lisa Casali torna su un tema a lei particolarmente caro e ci indica un nuovo approccio, partendo da un semplice presupposto: è possibile preparare piatti belli e buoni utilizzando gli scarti dei cibi, le parti che generalmente vengono eliminate perché ritenute non commestibili. Non solo le parti scartate sono spesso più ricche, dal punto di vista nutrizionale, delle parti “nobili”, ma con esse è possibile realizzare ricette colorate e fantasiose, ricche di sapore. Una cucina gustosa e in sintonia con l’ambiente che, spaziando dallo stuzzichino al piatto importante, può trasformare qualsiasi momento della giornata e qualsiasi occasione: dal pranzo in ufficio al menu delle feste, dalla merenda alla festa di compleanno. Un volume ricco di spunti in cui non mancheranno ricette che valorizzano per intero gli ortaggi e la frutta, mostrando il lato A e il lato B dei cibi.

Lisa Casali è una giovane e famosissima eco-foodblogger. Il suo blog che ormai diventato un cult è ecocucina.org, in cui potrete trovare moltissime ricette a costo e impatto (quasi) zero.

Buongiorno Lisa e benvenuta da Tiffany's. Innanzitutto complimenti per il tuo impegno di sensibilizzazione nei confronti degli sprechi e per il successo che hai riscontrato sia in tv che in libreria! Ci racconti come è nata questa idea di alimentazione sostenibile?Fin da bambina ho avuto particolare sensibilità verso i temi ambientali. Dopo le superiori ho scelto di laurearmi in Scienze ambientale per cultura personale, senza sapere bene cosa avrei fatto da grande. Il mio percorso in campo ambientale è continuato e lavoro da diversi anni per il Pool Inquinamento. L’idea di Ecocucina è nata per caso, dopo una cena, quando mi sono resa conto che la quantità di scarti vegetali che stavo buttando via era superiore al quantitativo che avevo consumato. Ho così cominciato a fare esperimenti nella mia cucina per ridurre gli sprechi di cibo e più andavo avanti più mi ponevo domande sull’origine dei prodotti e sul loro impatto ambientale.
Hai adottato questo stile di vita anche nel tuo quotidiano oppure ti limiti ad un approccio lavorativo?Quello che scrivo, racconto, mostro in tv è esattamente la mia vita, quello che faccio ogni giorno a casa mia, anzi ne è solo una parte ovvero quella relativa al mondo della cucina mentre nel mio piccolo sono impegnata anche su altri fronti nella riduzione dell’impatto ambientale.
Consideri l'ecocucina come un'evoluzione della cucina vegana?L’ecocucina è un modo di cucinare che spero tutti facciano proprio. Le materie prime costituiscono una parte importante ma non la sola della mia filosofia in cucina. Un’alimentazione a basso impatto ambientale prevede di consumare pochissimi prodotti animali e comunque mai da allevamento intensivo. Un’alimentazione esclusivamente vegetale comporta sicuramente un minore impatto ma non è la sola cosa importante perchè va associata all’impiego di prodotti locali, a filiera corta, biologici e di stagione. Credo che la cosa più importante sia sensibilizzare più persone possibile all’impatto determinato dai nostri consumi; per questo motivo ritengo la strada migliore sia promuovere uno stile di vita consapevole, ma in grado di svilupparsi per gradi per evitare di spaventare le persone e avere l’effetto opposto.
Come ti rapporti meglio con il pubblico? Attraverso il piccolo schermo o sulla carta stampata?Mi piace il contatto diretto. I momenti che preferiscono sono quelli in cui ho occasione di presentare i miei libri o fare degli showcooking. È interessante parlare con i miei lettori, con i curiosi, con gli scettici. In televisione mi diverto e mi trovo a mio agio e spero di continuare anche in futuro. Per quanto riguarda la carta stampata, mi dà particolare soddisfazione vedere i miei libri pubblicati da un editore come Gribaudo che mi sostiene e mi permette di esprimermi al meglio. Il blog comunque resta uno dei miei strumenti preferiti ed è il miglior modo per restare in contatto con i miei lettori.
Che riscontro hai avuto nel sesso maschile? Gli uomini apprezzano questo tipo di cucina o si considera ancora il riciclo come una prerogativa prettamente femminile?Ci sono tantissimi uomini che mi seguono e che sono impegnati sul fronte ambientale così come in quello gastronomico. Anche alle presentazioni dei miei libri, seppur in minoranza, ci sono sempre anche degli uomini interessati. Non dimentichiamo infine il mio fidanzato, cavia ufficiale e insostituibile dell’Ecocucina, giudice severo delle miei ricette che contribuisce quotidianamente al progredire del mio progetto.
Il riciclo è questione di cultura, ma è ovvio lo stile di vita moderno impone rapidità e comodità in cucina. Ai tempi delle nostre nonne, però, non si buttava via niente. Il termine ECO è figo e molto attuale, ma alla fine si tratta pur sempre di un ritorno al passato. Quanto di tradizione c'è in tutto questo? L'idea è nata proprio grazie alla cultura di una volta o è un'esigenza dettata dalla difficoltà del momento?È vero che in tempo di guerra non si buttava via niente ma con l’aumento del benessere e con la diffusione della chimica nell’agricoltura sono pressoché scomparse tutte le buone pratiche per l’utilizzo degli scarti. Allora si utilizzano le parti meno nobili per fame, ora invece nei paesi più industrializzati le motivazioni sono ben diverse a mio avviso è un dovere civico e buon senso ridurre gli sprechi. Oltre a motivazioni ambientali connesse ai benefici di una riduzione dei rifiuti prodotti ci sono anche motivazioni economiche, sociali e salutistiche: si tratta di esigenze assolutamente contemporanee così come sono le ricette che propongo, in grado di venire incontro anche a chi ha poco tempo a disposizione.
Hai toccato un tasto che mi ha colpita parecchio: la sottostima del valore del cibo. Il riciclo è importante in tempi di crisi, ma lo spreco è sbagliato sempre! Che messaggio vuoi lanciare ai lettori?Il mio messaggio è quello di riacquisire il proprio potere di acquisto e di non accontentarsi di spingere un carrello in un supermercato ma di pretendere maggiori informazioni e prodotti freschi, sicuri e utilizzabili al 100%. Basta superare i propri pregiudizi per scoprire un nuovo stile di vita che fa stare meglio, risparmiare e soprattutto ridurre la propria impronta ecologica.
Guest star di questa intervista Annie che ha posto le domande e ovviamente un grande ringraziamento all'autrice.

Parlando di cucina quale miglior estratto di un eco-menù completamente a crudo per darvi un assaggio di questo bellissimo libro?

GAZPACHO DI GAMBI DI ASPARAGI INGREDIENTI
• 350 g di gambi di asparagi • 60 g di foglie di sedano • 1 cucchiaio di succo di limone • 1 spicchio di aglio • 1 cipollotto • 1 pizzico di peperoncino piccante in polvere • olio extravergine di oliva • sale • pepe
COSTO DELLA RICETTA: inferiore a 1 euro
Lavate bene i gambi degli asparagi e le foglie di sedano. Raschiate i gambi con un pelapatate e affettateli sottilmente, quindi frullateli con il sedano, 3 dl di acqua, lo spicchio d’aglio sbucciato, un pizzico di sale, un cucchiaio di olio, il peperoncino, il succo di limone e il cipollotto affettato. Potete conservare le pellicine esterne degli asparagi per preparare una polvere agli asparagi (procedete come per l’Estratto di aglio e carciofo a pag. 226). Suddividete quindi il frullato in 4 coppette e conditelo con un fi lo di olio e una macinata di pepe. Se volete una crema meno fi brosa passatela al setaccio prima di servire. A me piace molto anche senza questo passaggio. Vi stupirà la dolcezza dell’asparago! Un ultimo suggerimento: se trovate avocado di produzione italiana e biologici, aggiungetene metà al gazpacho per un risultato ancora più cremoso e morbido.
TAGLIATA DI GAMBI DI BROCCOLO, PETALI, ACETO BALSAMICO E FORMAGGIO IN SCAGLIE INGREDIENTI
• 300 g di gambi di broccolo • 1 nasturzio non trattato • 100 g di formaggio in scaglie • aceto balsamico • olio extravergine di oliva • sale • pepe
COSTO DELLA RICETTA: tra 1 e 3 euro
Lavate i gambi e cuoceteli a vapore per 5 minuti. Con una mandolina tagliate i gambi in modo da ottenere delle fette sottilissime che suddividerete nei 4 piatti individuali. Disponete sul carpaccio di gambi le scaglie di formaggio. Suddividete i petali di nasturzio nei 4 piatti. Condite con un fi lo di olio, qualche goccia di aceto balsamico, sale e pepe.
SORBETTO A COSTO ZERO INGREDIENTI
• 200 g di polpa di scarto di un centrifugato di frutta mista • 130 g di zucchero • 1 albume • menta fresca
COSTO DELLA RICETTA: inferiore a 1 euro
Dopo aver preparato un centrifugato per circa 3-4 persone, prendete la polpa di scarto che rimane nella centrifuga. Usate per esempio fragole, mele e pere intere (togliete solo i semi), carote, un limone sbucciato e un kiwi. Preparate uno sciroppo sciogliendo lo zucchero in 2,5 dl di acqua e facendo sobbollire per 5 minuti. Quando lo sciroppo si sarà raffreddato, unitelo alla polpa. Montate a neve l’albume e incorporatelo al composto, mescolando con delicatezza. Riponete in freezer e mescolate 3 o 4 volte ogni ora, fi no a ottenere la consistenza desiderata.

Sperando vi sia piaciuto questo speciale non potevamo lasciarvi senza una copia di questo utilissimo manuale. Se volete vincere la copia in regalo di Ecocucina le condizioni per partecipare sono semplici:
  1. Essere follower del blog Reading at Tiffany's.
  2. Lasciare un commento a questo post ricordandovi di scrivere la vostra mail per essere contattati in caso di vittoria!
  3. Se volete cliccare Mi piace sulla pagina Facebook di Reading at Tiffany's ovviamente ci fà piacere, ma non è obbligatorio.
    Il vincitore o vincitrice verrà annunciato nei commenti qui sotto, quindi tenete d'occhio il post e partecipate numerose/i entro il 10 giugno... buona fortuna!


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