Speciale crisi greca (1)
Creato il 29 giugno 2015 da Vincitorievinti
@PAOLOCARDENA
Il primo ministro greco Alexis Tsipras, nella notte di venerdì, ha indetto e programmato un referendum per il
5 luglio prossimo, al fine di far esprimere i greci sull'estensione del piano
di salvataggio proposto dalla Troika e ottenere così l'autorizzazione a
rifiutare il piano di aiuti (in caso di vittoria dei NO).
Alcune delle questioni sul campo:
- Anche
se appare poco probabile, c'è ancora tempo per tornare al tavolo dei
negoziati prima che il programma di salvataggio in atto giunga a conclusione
(prevista per domani 30 giugno).
- Se non
dovesse accadere, la Grecia
mancherà il rimborso FMI e quindi farà default.
- Nelle
ultime settimane si è esponenzialmente intensificato il ritmo di prelievo
di contanti da banche greche, tant'è che, previo suggerimento della
Commissione per la stabilità finanziaria, il governo greco ha imposto la
chiusura delle banche fino a lunedì 6 luglio (giorno successivo al
referendum), mentre da martedì si potranno prelevare dai bancomat fino a
60 euro. Anche le contrattazioni nella borsa di Atene sono state sospese
- Nel
pomeriggio di ieri la BCE si è
espressa sulla liquidità di emergenza alle banche greche e ha deciso di mantenerla invariata a 89
miliardi di euro. Da qui la decisione del governo greco di chiudere le
banche per evitare una crisi di liquidità del sistema bancario greco e
quindi il collasso.
- I
sondaggi ( che vanno presi con molta cautela) indicano che i greci
sarebbero orientati a favore del SI, e quindi ad accettare il piino di
salvataggio proposto dalla Troika. Fare dei pronostici è
assolutamente azzardato, ma appare evidente che il caos finanziario che sta
colpendo la greca potrebbe orientare l'espressione di voto della
popolazione favorendo la vittoria dei SI (quindi a favore del piano
di salvataggio).
- A parer
di chi scrive, se dovessero vincere i SI, diventerebbero (quasi)
inevitabili anche nuove elezioni politiche.
- Alla
luce degli ultimi eventi sono aumentate esponenzialmente le possibilità che la Grecia possa uscire dall'euro, anche se, stando ai sondaggi (che, ricordo, vanno
pressi con cautela), la maggioranza dei greci vogliono restare all'interno della moneta unica. Il periodo di stress, tuttavia, potrebbe ancora spingere la Grecia di
nuovo al tavolo delle trattative.
- I
mercati europei hanno aperto in pesante calo: le borse scendono del 4%, i
prezzi delle obbligazioni
governative scendono, gli spread sul bund tedesco si stanno allargando
rapidamente. Euro/Usd a 1.1068 (mentre sto scrivendo)
- La BCE
e gli altri responsabili politici dell'eurozona stanno rilasciando
moltissime dichiarazioni orientate a ristabilire la calma sui mercati, dicendo che faranno di tutto per garantire la stabilità finanziaria nella
zona euro. E' anche vero che oggi la BCE è assai diversa rispetto al 2012.
- E'
verosimile ipotizzare che le tensioni che si stanno consumando produrranno dei
danni economici e, persistendo lo scenario del genere (o addirittura peggiorando), non è da escludere che potrebbero spingere le economie dei paesi più deboli verso una nuova recessione con tutte le conseguenze del caso, soprattutto per l'Italia.
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