Ce l'ho fatta!Ok, sono in ritardo. Parecchio in ritardo. Un ritardo colossale. La scuola ha praticamente assorbito tutto il mio tempo ed energie con serate passate a studiare e, di conseguenza, pochissimo tempo per leggere e di aggiornare il blog. Ho concentrato il poco tempo che mi avanzava sulla recensione de Il barone rampante e l'organizzazione di questo Speciale Ectraordinary Merry Christmas. Lo scorso anno preparai per voi una vasta scelta di racconti divisi nei vari giorni dell'Avvento, quest'anno invece, sempre perla suddetta penuria di tempo, il tutto sarà più breve e concentrato in questi ultimi giorni prima del Natale, senza però inficiarne la qualità.Inutile stare qui a ripetere quanto io adori questo periodo avvolto di speranza e magia e quanto mi sia di conforto quell'albero in salotto, con le sue luci e i suoi scintillanti addobbi.
In questi giorni una delle tradizioni più presenti in casa mia sin da quando ero piccolissimo è quella dei film natalizi. Molto tempo fa, quando ero piccolo e ben pochi impegni occupavano le mie giornate, io e mia madre adoravamo trascorrere le serate pre-natalizie sul divano accanto al camino per gustarci qualche film a tema. Inizialmente erano i classici film che vengono trasmessi ogni anno dalle emittenti televisive, poi sono arrivate le VHS, il cinema, i DVD e lil Pay per view, che ci permettono di organizzare meglio il palinsesto audio-visivo, ora che sia io che lei siamo subissati da impegni ed è raro trovare qualche ora da passare insieme e senza scocciature varie.
Ho voluto dunque iniziare questo Speciale con una specie di vademecum dei lungometraggi natalizi. Non tutti (ne uscirebbe un articolo esagerato!) ma solo quelli che continuo a guardare riguardare ancora oggi. Sono film incantevoli, ricchi di tutti i buoni valori che il Natale porta con sé. Molti credono che si tratti solo di festività e tradizioni buoniste, io posso semplicemente dire che finché ogni anno, a Dicembre, ci saranno luminarie per le vie e un albero addobbato ad accogliermi in casa, allora ci saranno anche sogni, conforto e speranza. E non avrò bisogno di nient'altro.
- Polar Express: Questo film d'animazione in digitale dell'ormai lontano 2004 regge magistralmente il confronto con i suoi simili più moderni. Grazie ad una grafica all'avanguardia, capace di avvolgere e meravigliare lo spettatore anche senza l'uso della tecnologia 3D, e ad una colonna sonora magnifica composta dall'infallibile Alan Silvestri, Robert Zemeckis plasma una spettacolare avventura a bordo di un treno diretto al Polo Nord per dimostrare a un gruppo di bambini l'esistenza di Babbo Natale. Adrenalina, avventura, magia e tanta neve in un lungometraggio sull'importanza del Believe, anche quando le cose vanno male, anche quando si è troppo adulti per farlo.- The Family Man: Riproposto di anno in anno, questo è un film che non invecchia mai e, anzi, commuove di volta in volta. Nicolas Cage interpreta il burbero uomo d'affari americano, affermato, ricco e potente, ma irrimediabilmente solo la notte della Vigilia, in una Grande Mela fredda, cupa e distante. Ma cosa succederebbe se un angelo gli concedesse l'opportunità di cambiare tutto? Il calore di un camino, l'affetto di una famiglia, l'amore di una moglie, potranno mai competere con una vita priva di stenti e difficoltà quotidiane? Dolce e poetica, una storia sulle seconde occasioni e il coraggio di voltarsi indietro per rimediare agli errori passati. - Topolino e la magia del Natale: Credo che questo sia sia stato a tutti gli effetti il mio primo lungometraggio animato interamente a tema natalizio. La videocassetta è talmente vecchia da conservare sul bordo della confezione i segni dei morsi inflitti dai miei denti da latte, e, nonostante siano passati tanti anni, questo cartone rimane ancora IL cartone animato di Natale per eccellenza. Riguardarlo ogni 24 di Dicembre è un dogma e piacere insostituibile. Una particolare stretta al cuore mi è data ogni volta dalla bellissima e poetica introduzione iniziale, che apre il sipario a tre diversi racconti, ciascuno basato su un preciso valore: la famiglia, l'amore e la semplicità. Non voglio spendere molte parole su questa piccola chicca disneyana: grandi o piccini che siate, fatevi un regalo e guardatelo.
- Mamma ho perso l'aereo. Mi sono smarrito a New York: Chi non conosce questa commedia americana? Io vi sono molto legato perchè, quando avevo solo cinque anni, mi ritrovai passare buona parte del periodo natalizio in un triste ospedale dove di "natalizio" c'era ben poco. Ero un nanerottolo in un letto troppo grande, sognavo l'albero e le luci di casa, quindi le videocassette di Mamma ho perso l'aereo erano l'unica traccia di Natale con cui passai ogni singola serata di quel lungo ricovero. Credo che il mio spirito natalizio sia proprio frutto di quel periodo e di questi film. Inoltre è uno dei rari casi in cui il sequel è migliore del primo film. Non ho nulla contro l'accogliente casa di Kevin Mccallister, ma il fascino della Grande Mela a Dicembre è ineguagliabile, difatti fu proprio allora che decisi quale sarebbe stato il mio più grande sogno: vedere l'albero di Natale del Rockfeller Center.- La Bella e la Bestia: Il classico disney più bello di sempre. E no, non accetto obiezioni, è così e basta. Una colonna sonora da Oscar, un' impeccabile animazione che si muove tra classico e digitale, protagonisti psicologicamente caratterizzati, il tutto per un' indimenticabile favola dagli importanti insegnamenti. Perchè lo inserisco in questa lista? Non è ambientato prettamente a Natale ma chi se ne frega? L'atmosfera tipicamente invernale e l'elemento fantastico lo rendono perfetto per questo periodo e poi andrebbe visto sempre e comunque, anche d'estate. - La Bella e la Bestia. Un magico Natale: Questo invece è uno spin-off del suddetto classico Disney pensato appositamente per le feste. L'animazione non ha la qualità e la cura del predecessore, ovviamente, ma offre ciò che promette: un'originale storia sullo spirito del Natale ambientata nel castello della Bestia, con protagonisti e i luoghi già conosciamo.
- Edward Mani Di Forbice: Approfitto del collegamento tematico con La bella e la Bestia per presentare il miglior film che io abbia mai visto (e rivisto e rivisto e rivisto...) . Solo un genio come Tim Burton, a quei tempi ancora libero dalle etichette della Disney, poteva concepire una fiaba dalla bellezza così struggente. Definire Edward mani Di Forbice una fiaba però è sminuente. Questo film è bello nel senso più denso del termine, è completo, è emozionante, è l'essenza di ciò che il cinema dovrebbe essere: spettacolo per gli occhi, incanto per il cuore e nettare per la mente. Burton è uno dei pochi in grado di parlare di diversità tramite il fantasy e senza mai scadere nel buonismo; il suo Edward è la summa della concezione del diverso, di quella nota stonata nella normalità in cui amiamo trastullarci, tema portante di gran parte del film del celebre regista californiano. Razzismo non è solo violenza verso il diverso, è quella malsana pietà che ci fa sentire bene, quella consolazione verso noi stessi dinanzi agli Edward di tutti i giorni. E, anche qui, come ne La bella e la Bestia, vi è chi si discosta dall'ignoranza comune e riesce a vedere oltre le apparenze. A tutto questo aggiungeteci dialoghi formidabili, un Johny Depp impeccabile, atmosfere invernali adorabili, musiche mozzafiato e il tipico talento burtoniano nel plasmare simili capolavori. Questo li sovrasta sicuramente tutti. - Dinseys' A Christmas Carol: Ancora una volta Zemeckis, che riprende il celebre Canto di Natale di Charles Dickens per rimodellarlo in un capolavoro dell'animazione digitale senza pari. Il 3D garantisce una piena immersione nel film, ma anche questa volta la visione nella semplice versione 2D non inficia la fluidità e godibilità delle scene, curate in ogni piccolo dettaglio da non sembrare affatto costruite artificiosamente e caratterizzate da una evanescente delicatezza, la stessa della prima neve di Dicembre o dell'ultima candela accesa nella notte di Natale. A queste scene si contrappongono a movimentate scene en plein air nel cielo di una bianca Londra vittoriana, che ricordano immediatamente gli adrenalinici voli di Polar Express. Altro punto in comune con il precedente film di Zemeckis sono le musiche di Alan Silvestri, ora affiancato dalla voce di Andrea Bocelli con la sua meravigliosa God Bless us everyone. A rendere impareggiabile questo Mr. Scrooge sono invece le fattezze e le espressioni di Jim Carrey. Talmente bello e suggestivo da far venire la pelle d'oca. Imperdibile.Hugo Cabret: Giunti alla fine di questa lista avrete sicuramente capito da che parte mi schiero nella lunga disputa tra cinema come trasposizione del reale o come macchina dei sogni. Un sogno ad occhi aperti è proprio Hugo Cabret, apparso quest'anno nelle sale di tutto il mondo, vincitore di cinque premi Oscar e diretto da Martin Scorsese sulla base del particolarissimo libro di Brian Selznick. E' un film natalizio? Non palesemente, ma l'aria e le atmosfere di una Parigi sotto la neve lasciano ben intuire quale sia il periodo di ambientazione. Questo Film - proprio con la F maiuscola - ha una potenza espressiva quasi impossibile da descrivere a parole: la storia, dalle pennellate dickensiane, è originale, fresca e magica senza dover ricorrere a bacchette e incantesimi, pur essendo un grandioso omaggio al padre del cinema fantastico; la profondità e luminosità della fotografia è ciò che di più perfetto e innovativo mi sia mai capitato di vedere, ogni personaggio risulta memorabile e pittoresco a suo modo, in movimento su una scenografia tanto spettacolare da togliere il fiato. Un quadro in movimento, un mix tra tecniche classiche e straordinaria innovazione... una delle migliori pellicole di questo millennio!