RAGIONE E SENTIMENTO
Grandi Tascabili Economici
Euro
6,00
Argomenti: Narrativa straniera - Classici moderni
Edizione
Integrale
Cura
e traduzione di Pietro Meneghelli
Ragione e sentimento è imperniato sulle vicende sentimentali di due
sorelle profondamente diverse tra loro: Elinor, la maggiore, segue i dettami
della ragione; Marianne si abbandona agli impulsi del cuore. Il destino delle
due protagoniste si gioca tutto in vista di ciò che era considerato l’evento
principale della vita femminile: il matrimonio. La capacità di osservazione e
l’arguto umorismo della Austen disegnano un ritratto acuto e penetrante di un
mondo convenzionale e pettegolo, attento alle realtà più minute della vita
quotidiana, refrattario a qualsiasi accenno di cambiamento. Nonostante l’aperta
condanna del romanticismo, ritenuto un eccesso da evitare, proprio il
personaggio della romantica e scriteriata Marianne, una delle figure più
originali della Austen, conferisce a questo romanzo un fascino e una vivacità
irresistibili, che lo rendono ancora oggi un’opera di straordinario successo.
«Le doti di Marianne erano, sotto molti aspetti, completamente uguali a quelle
di Elinor. Era assennata e intelligente, ma esagerata in ogni cosa; i suoi
dolori e le sue gioie non conoscevano moderazione. Era generosa, amabile e
interessante; era tutto, eccetto che prudente. La somiglianza fra lei e sua
madre era impressionante.»
Grandi Tascabili Economici
Euro 6,00
Argomenti: Narrativa straniera - Classici moderni
Edizione
Integrale
Introduzione di Riccardo Reim
Pride and Prejudice è certamente l’opera più popolare e più famosa
di Jane Austen, vero e proprio long-seller, ineccepibile per l’equilibrio della
struttura narrativa e lo stile terso e smagliante, ed emblematica della
«cristallina precisione» austeniana. Attraverso la storia delle cinque sorelle
Bennet e dei loro corteggiatori, lo sguardo acuto della scrittrice, sorretto da
un’ironia spietata e sottile, annota e analizza con suprema grazia fatti,
incidenti, parole di un microcosmo popolato da struggenti personaggi femminili,
sospesi tra l’ipocrisia dell’Inghilterra vittoriana e la voglia di un amore
romantico e senza compromessi.
«È cosa ormai risaputa che a uno scapolo in possesso di un vistoso
patrimonio manchi soltanto una moglie. Questa verità è così radicata nella
mente della maggior parte delle famiglie che, quando un giovane scapolo viene a
far parte del vicinato – prima ancora di avere il più lontano sentore di quelli
che possono essere i suoi sentimenti in proposito – è subito considerato come
legittima proprietà di una o dell’altra delle loro figlie.»
Grandi Tascabili Economici Euro 6,00
Argomenti: Narrativa straniera - Classici moderni Edizione Integrale Introduzione di Ornella De ZordoTraduzione di Maria Felicita Melchiorri
Mansfield Park, uno dei romanzi più noti e discussi di Jane Austen, narra la storia di Fanny Price. Adottata, ancora bambina, dagli zii Sir Thomas e Lady Bertram, Fanny viene accolta e allevata nella loro lussuosa proprietà di Mansfield Park. Qui cresce, parente povera in un ambiente d’élite, e misura tutta la distanza fra il proprio modello educativo – fondato sul senso del dovere, l’abnegazione, la virtù – e quello, in particolare, della spregiudicata Mary Crawford. Alla fine la protagonista sposerà il cugino Edmund, figlio di Sir Thomas, e con lui si stabilirà definitivamente a Mansfield Park. Al di là dell’apparente trionfo della morale tradizionale, la narrazione contiene un’implicita e corrosiva critica della cultura dominante del primo Ottocento: Fanny – suggerisce l’autrice – realizza, infatti, l’ascesa sociale al prezzo della negazione della propria libertà e spontaneità. Mansfield Park ha il suo vero centro nel tema scottante dell’educazione femminile e dimostra tutta la modernità di Jane Austen, le cui opere, non a caso, conoscono oggi uno straordinario e duraturo successo, coronato anche da fortunate trasposizioni cinematografiche.
«Il fasto della casa la sbalordiva, ma non riusciva a consolarla. Le stanze erano troppo grandi perché vi si potesse muovere con disinvoltura; temeva di rompere qualsiasi cosa toccasse e si aggirava quasi furtivamente, nel costante terrore di una cosa o di un’altra, rifugiandosi spesso a piangere nella sua camera.»
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Argomenti: Narrativa straniera - Classici moderni Edizione Integrale Introduzione di Ornella De Zordo
Traduzione di Pietro Meneghelli
Ereditiera bella e un po’ viziata, giovane e sola, narcisista e intelligente, Emma Woodhouse, pur ritenendo di non doversi sposare, trascorre il suo tempo cercando di combinare matrimoni tra amici e conoscenti. In questo scenario, solo apparentemente tradizionale, si innesta una serie di fraintendimenti tra la protagonista e gli altri personaggi, quasi una “commedia degli equivoci” che costituisce il motore principale dell’intreccio. L’eroina austeniana scambia la realtà con la propria immaginazione manifestando, quasi fosse un don Chisciotte al femminile, una difficoltà comunicativa del tutto moderna. Alla fine, Emma si rivela una satira divertente e spietata di ogni pretesa di razionalità assoluta.
«Emma Woodhouse, bella, intelligente e ricca, con una casa confortevole e un carattere allegro, sembrava riunire in sé il meglio che la vita può offrire, e aveva quasi raggiunto i ventun’anni senza subire alcun dolore o grave dispiacere.»
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Argomenti: Narrativa straniera - Classici moderni Edizione Integrale Introduzione di Riccardo Reim
Cura e traduzione di Elena Grillo
Catherine Morland, la protagonista del romanzo, è invitata a trascorrere qualche giorno presso l’ex abbazia di Northanger, residenza della famiglia del giovane pastore anglicano con cui si è fidanzata, e che la crede una ricca ereditiera. Suggestionata dal luogo e ancor più dalle intense letture di romanzi dell’orrore all’epoca in gran voga, la giovane vive alterando banali eventi quotidiani alla luce di immaginarie atmosfere di terrore. Una serie di malintesi, frutto della sua fantasia sovreccitata, mette a repentaglio il rapporto sentimentale appena nato, pregiudicato anche dalla scoperta delle sue reali condizioni economiche. Celebrazione dei riti di iniziazione sociale della borghesia inglese di provincia a cavallo tra Sette e Ottocento, quest’opera della Austen non si esaurisce nella storia di una contrastata passione, ma rappresenta una sottile parodia del romanzo sentimentale, e soprattutto del romanzo gotico, che resta di grande attualità ancora oggi.
«La sua passione per gli edifici antichi era seconda in grado solo alla passione per Henry Tilney, e castelli e abbazie riempivano generalmente di attrattive quei sogni a occhi aperti che ancora non erano riempiti dall’immagine di lui.»
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Argomenti: Narrativa straniera - Classici moderni Edizione Integrale A cura di Ornella De Zordo
Traduzione di Fiorenzo Fantaccini
Anne Elliot, la protagonista del romanzo, ha sbagliato: da giovanissima, appena diciannovenne, si è lasciata convincere dall’opposizione del padre, Sir Walter, e dalla “persuasione” di Lady Russell a rompere il fidanzamento col giovanissimo ufficiale di marina Frederick Wentworth, amatissimo ma non ricco. Adesso, a ventisette anni, Anne è sola; per di più le sorti economiche della sua famiglia hanno subito un rovescio e il padre è stato costretto a dare in affitto la propria tenuta all’ammiraglio Croft. Ma un giorno l’ammiraglio riceve la visita del proprio cognato, un affermato e facoltoso capitano di marina: è Frederick, e questa volta, otto anni dopo, Anne ha la sua seconda occasione. Ultimo e più maturo romanzo della Austen, Persuasione contiene un impareggiabile ritratto della provincia inglese d’inizio Ottocento e, attraverso la contrastata vicenda della protagonista, una intensa polemica antiaristocratica.
«Mr. Elliot era razionale, discreto, educato, ma non era sincero. Il male o il bene degli altri non suscitavano in lui alcun sentimento, né forte indignazione né piacere. Per Anne questa era una grande imperfezione. Le sue prime impressioni erano incancellabili. Più di ogni altro aspetto, nel carattere apprezzava la franchezza, la generosità, la passione.»
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Argomenti: Narrativa straniera - Classici moderni Edizione Integrale Introduzione di Ornella De Zordo
Traduzione di Daniela Paladini
La città di provincia, le chiacchiere misurate dei salotti, le ferree regole e convenzioni dell’universo piccolo-borghese: in queste tre brevi opere gli ingredienti per entrare nello straordinario mondo della Austen ci sono tutti. La protagonista di Lady Susan, frizzante romanzo epistolare, è una donna energica, intelligente, senza scrupoli, che si diverte a giocare con i sentimenti degli uomini. Ne I Watson Emma, coraggiosa e arguta eroina, vede le sue ambizioni matrimoniali frustrate dalla povertà e dall’orgoglio. Infine Sanditon, ambientato in una località marina di villeggiatura, presenta una straordinaria galleria di personaggi ipocondriaci osservati con occhio divertito e scettico. Il Settecento inglese della borghesia di provincia, delle buone maniere, del matrimonio come aspirazione suprema: Jane Austen ha saputo dipingere il suo tempo con grazia ed eleganza, ma ne ha lasciato accuratamente emergere, con le stesse armi tipiche di quei salotti – arguzia, bon ton, ironia –, gli aspetti più retrogradi, rivelandosi, pur tra le pareti domestiche, donna di spirito e femminista ante litteram. L’incredibile varietà di sfumature psicologiche e i rapporti sociali scandagliati con maestria ci consegnano tre deliziosi racconti di grande fascino e assolutamente attuali.
«Non cerco giustificazioni alla vanità della mia eroina. Se vi sono al mondo signorine della sua età che hanno un’immaginazione meno fervida, e sono meno interessate a mostrarsi piacevoli, io non le conosco e non desidero conoscerle.»
Collana: I Mammut Euro 14,90 Argomenti: Narrativa straniera - Classici moderni
A cura di: Ornella De Zordo. Prefazioni di Liana Borghi, Ornella De Zordo, Pietro Meneghelli. Traduzioni di Italia Castellini, Fiorenzo Fantaccini, Elena Grillo, Maria Felicita Melchiorri, Pietro Meneghelli, Riccardo Reim, Natalia Rosi. Edizioni integrali
Jane Austen è stata definita la scrittrice più enigmatica e controversa della letteratura inglese. Per molto tempo è stata vista come una moralista e una conservatrice, le cui opere non toccano i grandi temi sociali e ideologici della sua epoca, ma ritraggono soltano il “piccolo mondo” femminile della middle class. In realtà, le storie raccontate dalla Austen, proprio per essere così clamorosamente chiuse nello spazio concesso al “femminile”, da un lato esaltano quel mondo e dall’altro costituiscono un implicito atto d’accusa verso chi ne ha segnato i confini. Sotto la superficie controllata e apparentemente convenzionale del testo si coglie una vena ironica e parodica – la vera cifra della scrittura austeniana – che destabilizza i valori di una società rappresentata con brillante e divertito realismo. Recenti film, di grande successo, tratti dai suoi romanzi (Ragione e sentimento, Emma, Persuasione) dimostrano la grande attualità di Jane Austen, una delle scrittrici più lette e più amate dal pubblico.