I suoi romanzi, definiti gialli giudiziari, attingono a piene mani dalla sua esperienza di avvocato e sono stati oggetto di numerose versioni cinematografiche.
L'anno precedente, per questo, la famiglia Krank ha subito un esborso di 6100 dollari. Quest'anno però la figlia Blair, neolaureata, parte per una missione umanitaria in Perù, quindi senza di lei festeggiare il Natale perde di significato. Il signor Luther Krank allora decide di investire più o meno la somma spesa l'anno precedente per una crociera ai Caraibi. Questo significa niente addobbi, niente festa con tutti i vicini, niente beneficenza, niente tacchino, niente regali, niente pupazzo Frosty sul tetto.
L'impresa però non è facile: il Natale è una festa troppo invadente, spinta soprattutto dal consumismo e dall'ipocrisia della gente, con i suoi falsi moralismi.
La Recensione
Per una volta, Grisham smette i panni del serioso avvocato e si lascia andare a una commedia leggera e senza pretese: non aspettatevi personaggi di spessore come quelli cui ci ha abituato, conflitti profondi e tensioni insostenibili. Soprattutto non aspettatevi troppa credibilità. Consiglio di prendere questa "Fuga dal Natale" come una pausa tra una lettura seria e l'altra, un gioco tra amici con un pizzico di buonismo tutto americano, che, essendo Natale, proprio non può mancare.
Luther Krank, contabile di mezza età, ha appena lasciato la figlia unica all'aeroporto, in partenza per il Perù dove presterà servizio con i caschi bianchi; per ingannare la malinconia che sembra avvolgere casa, si rifugia con i suoi conti, ma poco ci manca che non resti secco. Calcolatrice alla mano, scopre che l'anno precedente, per le festività natalizie, in famiglia sono stati spesi più di seimila dollari, per lo più per futilità. Quando si dice il caso, nello stesso stabile in cui lavora c'è un'agenzia viaggi che gli propone un'offerta cui non si può dire di no: una crociera nei Caraibi che permetterebbe a lui e alla moglie di andare a quel paese lasciando lo stress del periodo natalizio agli altri.
Tutta la prima parte del romanzo è giocata sulla serie di "no" che i coniugi Krank si trovano a rivolgere alle consuetudini - con Luther duro e puro e Nora che invece deve raccogliere anche le forze che non ha per non cedere nemmeno al minimo compromesso. Niente Natale significa niente albero, né decorazioni, né biglietti di auguri, né cene, né party. Significa anche sentirsi trattati alla stregua di chi ha perso il senno in maniera irrecuperabile.
La seconda parte è un ansioso conto alla rovescia al giorno X, con tutti gli imprevisti del caso da schivare e soprattutto i vicini ficcanaso da tenere a bada. Non mancano le gag divertenti, anche se qualcuna tende allo stucchevole.
Come già accennato, i personaggi non spiccano per il loro spessore, giocando in un caleidoscopio di "tipi" da quartiere della medio-borghesia americana, con le loro fissazioni, consuetudini e regole non scritte. I protagonisti risultano anche un po' antipatici, Luther così fissato con il risparmio e Nora senza un briciolo di carattere: alla fine tutti troveranno il modo di riscattarsi, per un lieto fine che, a Natale, non poteva non mancare.
Una postilla: dal romanzo è stato tratto l'omonimo film con Tim Allen e Jamie Lee Curtis, che la scrivente non ha visto ma si propone di noleggiare quanto prima.
Giudizio:+3stelle+
Articolo di Pythia
Dettagli del libro
- Titolo: Fuga dal Natale
- Titolo originale: Skipping Christmas
- Autore: John Grisham
- Traduttore: Tullio Dobner
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2005
- Collana: Oscar Bestsellers
- ISBN-13: 978-88-04-53679-6
- Pagine: 153
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,50 Euro