Alexandre Dumas padre nasce il 24 luglio 1802 a Villers-Cotterêts. Figlio di un generale dell'esercito francese che aveva ripudiato il suo titolo nobiliare e morto quando Dumas aveva tre anni, questi fu cresciuto dalla sola madre che gestiva una tabaccheria. Non potendo avere un'istruzione approfondita a causa delle scarse risorse economiche, Dumas inizia a lavorare nell'albergo del nonno materno e in seguito, trasferitosi a Parigi, entra al servizio del Duca d'Orléans come copista. Nel 1824 da una relazione con una sarta nasce Alexandre Dumas figlio, anche lui in seguito famoso letterato. Nello stesso periodo inizia a lavorare per il teatro, riscuotendo successo con opere quali Enrico III e la sua corte, Antony, La Torre di Nesle e Kean. Nel 1843 sposa l'attrice Ida Ferrier e inizia un periodo di successi.
Recensione
Opera tra le più importanti nella storia della letteratura francese, I Tre Moschettieri di Alexandre Dumas padre (in collaborazione con Auguste Maquet, uno dei suoi assistenti che fu prezioso anche per l'altro capolavoro, Il Conte di Montecristo) uscì per la prima volta a puntate sul giornale “Le Siècle” tra il marzo e il luglio del 1844, durante quel periodo turbolento chiamato anche “Monarchia di Luglio” (1830-1848) che segnò un breve ritorno alla monarchia prima di passare definitivamente alla repubblica. Fulgido esempio di romanzo ottocentesco storico, fu un successo enorme sia di critica che di pubblico già dalle prime pubblicazioni.
Tutto parte dal ritrovamento di un romanzo del '700 - Mémoires de Monsieur d'Artagnan di Gatien de Courtilz de Sandras – da parte di Dumas mentre questi era alla ricerca di notizie su Luigi XIV. Il personaggio descritto in quelle pagine lo colpì così tanto che decise di usarlo per farne il protagonista de I Tre Moschettieri.
Nella trama le avventure del giovane guascone che parte per cercare fortuna a Parigi presso il capitano delle guardie di Sua Maestà de Tréville sono coinvolgenti e senza un attimo di respiro: bastano le pagine iniziali per definire il carattere turbolento e orgoglioso del neanche ventenne.
Leggere le sue parole mentre apostrofa un gentiluomo che aveva celatamente parlato male del suo ronzino e chiedere soddisfazione per l'insulto (cosa che rimarrà come sottotrama per tutto il romanzo), svenire e perdere la lettera di raccomandazione, arrivare a Parigi e testardamente chiedere udienza a de Tréville rischiando di essere ucciso in duello dai tre suoi futuri inseparabili amici Porthos, Aramis e Athos, ci riporta immediatamente a un'epoca affascinante e violenta nel quale i duelli regolamentati tra gentiluomini risolvevano anche la minima controversia.
Ogni azione si accompagna a un eloquio nobile anche nelle imprecazioni e gli intenti, benché rafforzati da moschetto e spada, sono sempre in linea con quello spirito ribaldo e allo stesso tempo signorile che ha creato un termine di paragone nella letteratura.
In più, personaggi memorabili – Milady e il Cardinale Richelieu sono degli antagonisti perfetti e anche i comprimari fanno ottimamente la loro parte - e dialoghi sì ridondanti ma efficaci rendono avvincente un romanzo che a causa della sua serialità ogni tanto gira a vuoto su ridondanti descrizioni o panegirici magniloquenti fini se stessi che devono evidentemente allungare il brodo.
Considerato il primo thriller politico della storia, I Tre Moschettieri non può che affascinare il lettore anche oggi, anche solo per rivivere le gesta che tanto hanno influenzato libri, film, fumetti opere teatrali e tanti altri media.
Giudizio:
+5stelle+Dettagli del libro
- Titolo: i Tre Moschettieri
- Titolo originale: Les Trois Mousquetaires
- Autore: Alexandre Dumas padre
- Traduttore: Zini Marisa
- Editore: Einaudi
- Data di Pubblicazione: 1998
- Collana: Einaudi tascabili
- ISBN-13: 9788806190286
- Pagine: 636
- Formato - Prezzo: Brossura - 14,00 Euro