Stagione della terra 2013, Rafa e Masha suonano la carica
La Siberiana e il Maiorchino alla ricerca di imprese e conferme
Sette titoli a Montecarlo erano troppi da sopportare. Grande soddisfazione per Novak Djokovic aver spodestato Rafael Nadal dall’orto di casa. Il master che apre la grande stagione della terra rossa per la stagione 2013 dopo sette lunghissimi anni di dominio spagnolo è oggetto di conquista del Serbo. Nadal è tornato ai massimi livelli anche se non è ancora al 100%. Djokovic ribadisce il concetto “il numero uno sono ancora io” e punta al Roland Garros , lo slam che manca alla sua ricchissima bacheca. A Barcellona è invece proprio Rafa ad imporsi sul connazionale Almagro in una finale nettissima. Con maggio saranno di scena prima dello slam parigino anche Madrid e Roma, tappe importantissime valevoli sia Per L’ATP che per la WTA. Contapassi decisivi per la stagione tennistica. Tra le ragazze arrivano certamente cariche le azzurre dopo aver vinto una semifinale equilibratissima di Federation Cup contro la Repubblica Ceca. Per loro le aspetta la finale contro la Russia il 2 e 3 novembre, ma prima tanto altro. Sara Errani saprà riconfermarsi nella top ten e magari migliorare il proprio ranking? Roberta Vinci dopo aver battuto alla grande la ceca Safarova saprà mantenere il primato nel doppio proprio insieme all’Emiliana? Tante sfide e nessuna delle avversarie sembra per il momento invincibile, Serena Williams e Maria Sharapova escluse. Proprio la Siberiana è pronta per la stagione della terra, con la seconda Porsche consecutiva di Stoccarda in bacheca, pardon, in garage e tanta voglia di fare bene. L’infortunio alla spalla l’ha costretta a riadattare il suo tennis alla superficie rossa, proprio questo la portò per la prima volta a vincere il suo primo Roland Garros in carriera l’anno scorso. Serena permettendo ovvio, perché ancora una volta, in questo caso a Miami l’Americana ha dimostrato ancora di esserle superiore. Perso il primo set, a causa vento per lo più, l’ha aggredita i successivi vincendo alla fine 4-6 6-3 6-0. Se Masha è una tigre, la Williams rimane sempre una leonessa, anche a 32 anni. Per il ranking maschile sono invece da valutare le condizioni dello scozzese Andy Murray, un po’ spento ultimamente dopo le grandi conquiste del 2012 e il ritorno dopo la pausa tattica di Roger Federer. Gli appuntamenti in arrivo sono di quelli che contano, lo Svizzero saprà essere ancora re? E’ chiaro però che nonostante la superiorità ormai pronosticata dei numeri uno indiscussi la carica e la voglia di vincere sia tutta dalla parte dei terraioli, quelli di vecchia data come Rafael Nadal, quelli rivelazione come Maria Sharapova.
Lorenzo Nicolao