lo Speciale Vampiri presegue il suo percorso con le interviste con le case editrici italiane e quest'oggi, prima dell'articolo di sabato con gli interventi delle autrici straniere, ospitiamo Alessandra Roccato, chief editor harmony, ideatrice della collana BlueNocturne che ha fatto felici migliaia di donne italiane proponendo romanzi che coniugano il paranormale con l'erotismo. Un mix che ha riscosso un grandissimo successo grazie a serie come "Lords of the Underworld" di Gena Showalter, "Wings in the Night" di Maggye Shayne e "Masters of Time" di Brenda Joyce. Ma il futuro ha in serbo per le accanite lettrici di vampiri e paranormal romance tantissime succulente novità come la serie The Recency Draculia della celebre Colleen Gleason o l'arrivo in Italia di un'autice del calibro di Eve Silver con la sua "The Otherkin Series", grintosa e sexi. Buona lettura!
1) La bluenocturne ha riscosso un successo incredibile, dovuto a un mix fatto di storie avvincenti, prezzi contenuti, personaggi sexy e serie di notevole qualità. Quale pensa sia stata la carta vincente che ha fidelizzato le lettrici garantendo un successo di tale portata? Per quale motivo ha proposto di creare una collana Harlequin dedicata al paranormal?
Confesso, sono da sempre un'appassionata di horror e fantasy, e non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione che si è presentata negli ultimi anni sull'onda del successo di Twilight. Bluenocturne non è il primo tentativo di lanciare una collana dedicata al soprannaturale: ci avevamo già provato nel 2005-2006 con Fantaluna, che però proponeva soltanto fantasy puro. Già allora, infatti, ci era sembrata una buona idea pubblicare romanzi di buona qualità – e lo dico convinta, da consumatrice abituale del genere ;)) – a prezzi contenuti. Ma evidentemente i tempi non erano maturi, almeno per le lettrici che ci seguono normalmente. Adesso che il genere è stato per così dire "sdoganato", diventando un fenomeno editoriale oltre che cinematografico, probabilmente anche chi prima non lo aveva mai considerato appetibile si è lasciato convincere a provarlo e, una volta dato il primo morso, poi è difficile non farsi catturare dal fascino delle creature della notte. Credo che abbia contribuito a vincere la diffidenza anche il fatto che per la maggior parte le storie siano ambientate nel mondo reale, quotidiano, e che i personaggi abbiano sempre sogni, passioni e debolezze molto umani, nei quali la lettrice può riconoscersi.
Contrariamente alle aspettative, i personaggi che sono piaciuti di più alle nostre lettrici sono i demoni, in particolare quelli super-sexy di Gena Showalter, e solo in seconda battuta i vampiri. In realtà, credo che la differenza l'abbia fatta la componente erotica dei romanzi in questione, decisamente al di sopra della media, oltre che l'inconsueta architettura fantastica che l'autrice ha saputo costruire. Nel corso dell'anno passato abbiamo aperto anche ad altre creature soprannaturali, per esempio ai mutaforma e a personaggi dotati di superpoteri, e nel 2011 intendiamo ampliare ulteriormente la proposta. Anche perché le storie di vampiri sono ormai moltissime, e raramente le autrici riescono a trovare un elemento di originalità in un genere così canonizzato.
3) La tradizione della letteratura anglosassone e statunitense ha snaturato parzialmente la figura del vampiro classico. Lei sente la mancanza di questo archetipo o no? E crede che potrà esserci un ritorno alla tradizione?
Nella letteratura horror classica il vampiro è una creatura malvagia, l'incarnazione del male che trasforma l'umanità e se ne compiace. In questi testi il lettore viene letteralmente aggredito sul piano emotivo, portato a sospettare che nel mondo circostante si nasconda qualcosa di oscuro e terribile, dal quale non si può trovare scampo... La contaminazione tra horror e romance che ha tanto successo oggi, invece, ha dato vita a un soprannaturale "addomesticato", che anziché spaventare rassicura, nel quale il vampiro cerca di farsi accettare dagli uomini e di integrarsi nella società, dove i cattivi da cui fuggire, alla fine, sono gli esseri umani. Insomma, è una creatura bella e dannata (ma solo un pochino), che non snuderebbe mai le zanne con la ferocia dei non-morti di Stoker, di King o anche della Rice. È quasi un James Dean dei giorni nostri, la creatura in cui ciascuno di noi potrebbe trasformarsi se solo cedesse ai suoi istinti più bui. Personalmente, credo che i due generi (l'horror e il paranormal) continuino e continueranno a coesistere, offrendo ai lettori un'infinità di gradazioni di horror che rispondono ai gusti e all'umore di ciascuno. Svolgono due funzioni diverse, quindi non credo che un genere soppianterà l'altro. Io continuo a preferire il vampiro classico (quello sostanzialmente malvagio), perché mi piacciono le emozioni forti e spesso trovo un po' stucchevole l'eccesso di "buonismo". Mentre nel paranormal – e ancor di più nell'urban fantasy, che frequento con maggiore assiduità – tendo a preferire i mutaforma o i demoni.
4) Il paranormal è un genere molto apprezzato dalle donne. Che tipo di pubblico acquista i bluenocturne? E' molto diverso dalle lettrici di romance?
Il paranormal è più frequentato dalle donne che dagli uomini – anche se mi risulta che qualcuno ci sia! – perché è sostanzialmente uno dei tanti sottogeneri del romanzo rosa, visto con enorme diffidenza sia dal pubblico maschile, sia dalle lettrici che consumano esclusivamente prodotti più "culturali" (ma alla fine, c'è un momento per tutto, no? Vi sfido a leggere qualcosa di impegnativo in metropolitana, per esempio). La lettrice media dei BlueNocturne è in genere abbastanza giovane, direi dai 20 ai 35/40 anni, ma i nostri romanzi hanno conquistato anche moltissime donne di età che si sarebbe portati a considerare "fuori target". L'esempio più eclatante è una signora ultraottantenne che mi ha scritto di aver apprezzato una particolare serie pubblicata la scorsa estate e di averla consigliata alle amiche. I demoni della Showalter hanno letteralmente spopolato soprattutto tra le più giovani, mentre i vampiri romantici di Maggie Shayne hanno conquistato anche le vecchie signore. Di conseguenza sono portata a pensare che non ci sia poi una gran differenza tra le lettrici di romance e quelle di paranormal, a patto che non abbiano soggezione di ciò che è fantastico e soprannaturale. In generale, comunque, per Harlequin il paranormal è ancora un segmento piuttosto ridotto, che non regge il confronto con i livelli di venduto delle nostre pubblicazioni più classiche. Credo però che sia una buona occasione per avvicinare al romance anche lettrici più giovani, e spero che BlueNocturne continui a darmi ancora per parecchio tempo le soddisfazioni di quest'ultimo periodo.
5) Quali altre gradite sorprese avete in serbo per il pubblico? Nuove saghe nuove autrici? E pensate che si possa sperare in una apertura agli autori italiani di paranormal romance o al momento è ancora impossibile?
Nel 2011 proporremo una nuova serie a base di vampiri firmata da Jennifer Armintrout; ovviamente non mancheranno nuovi episodi della serie di Gena Showalter dedicata ai Signori degli Inferi; continuerà la saga della mutaforma pantera di Rachel Vincent; pubblicheremo una nuova trilogia fantasy di Maria V. Snyder... e avremo due strepitose new entries: Eve Silver e Colleen Gleason, che le appassionate di certo conoscono già.
Per quanto riguarda gli autori italiani... purtroppo abbiamo un contratto con la casa madre canadese che ci limita moltissimo in questo senso, e la loro offerta è così varia e di buon livello che difficilmente potremo permetterci di acquisire autrici italiane. Anche se mi sono arrivati diversi manoscritti, alcuni dei quali non erano affatto male...
Qualcuno ha detto che gli italiani sono un popolo di scrittori e poeti, ma non di lettori. È verissimo, e sono convinta che questo sia anche il grosso limite di molti aspiranti autori, insieme a un livello bassissimo di consapevolezza, dei propri limiti e di ciò che significa costruire una trama che stia in piedi. Quindi il consiglio che vorrei dare a tutti gli aspiranti scrittori è: LEGGETE, tanto e di tutto.
Prima di iniziare a scrivere un romanzo, studiate a fondo i canoni del genere (o dei generi) che avete scelto e impadronitevi del lessico specifico. Costruite la trama con cura, come se fosse un castello di carte, in modo da avere ben chiaro dove volete arrivare e come intendete arrivarci. Leggete e rileggete il romanzo finito, cercando di essere molto severi con voi stessi e di migliorare la forma. E infine, non fidatevi del giudizio di chi legge il vostro lavoro con gli occhi appannati dall'affetto: scegliete qualcuno che abbia una qualche competenza in materia (qualcosa di più del "quando ero alle superiori avevo otto in italiano) e che abbia il coraggio di aiutarvi a tirar fuori i difetti del vostro lavoro senza timore di offendervi.
Ho iniziato a frequentare il genere horror dopo essere rimasta folgorata dalla Nube purpurea di Shiel e dal Melmoth di Maturin. Parlando in senso stretto di vampiri, invece, credo che il mio primo incontro sia stato con Carmilla, di Le Fanu, e poi con Le notti di Salem di Stephen King e La fortezza di F. Paul Wilson (e a seguire gli altri romanzi del ciclo), che insieme al Dracula di Stoker rimangono tuttora tra i miei preferiti. Mi sono appassionata alla Rice solo con il secondo romanzo delle cronache: dopo aver letto Intervista col vampiro, che mi ha annoiata a morte, avevo deciso di lasciar perdere, ma un amico mi ha convinta a dare una chance a Lestat... e in effetti Scelti dalle tenebre mi è piaciuto molto, anche se la storia che mi ha appassionato di più è quella di Marius. Non è male anche Lasciami entrare di Lindqvist. Per quanto riguarda il paranormal romance in senso stretto, alcuni anni fa ho letto 4 o 5 romanzi della serie Dark della Feehan, che ho trovato avvincenti. Sono contenta che abbiano deciso di proporli anche in Italia. Tra i più recenti, solo per citarne alcuni, ho letto alcuni capitoli della saga di Anita Blake della Hamilton, e mi è molto piaciuta Viki Nelson, la protagonista della serie Blood Ties di Tanya Huff. Quanto ai Young Adults, oltre alla serie Twilight della Meyer (purtroppo interrotta proprio quando la vicenda si faceva interessante), ho letto Il risveglio di Lisa Jane Smith, e poi Marked e Burned di PC e Kristine Cast. Dopodiché mi sono fermata per non rischiare l'indigestione... ma confesso che spesso guardo gli episodi di True Blood in Tv.
8) La ringrazio moltissimo per essere stata mia ospite. Mi ha fatto davvero molto piacere. Vuole aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Grazie di cuore per avermi dato questa opportunità di parlare di un genere (o forse un mondo?) che mi piace moltissimo. E un caro saluto alle "mie" autrici...