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SPECIALE VAMPIRI: Quando una casa editrice diventa un network: Delos Books, Intervista a Franco Forte & Irene Vanni

Creato il 28 dicembre 2010 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
dopo le vacanze natalizie riprendiamo lo Speciale Vampiri con tanti nuovi articoli e novità. Infatti, dopo aver letto le opinioni degli autori e delle scrittrici italiani, alternaremo interviste agli editori che danno maggior risalto al genere horror/paranormal romance/urban fantasy dedicato ai vampiri e gli intreventi delle scrittrici straniere. Oggi io e Stefania parleremo di Delos Books un realtà editoriale giovane ma intraprendente che fino ad oggi grazie a scelte di pubblicazione intelligenti ed ad un contatto più diretto con i lettori ha saputo ritagliarsi uno spazio rilevante nell'editoria italiana. Abbiamo come ospiti Franco Forte, direttore editoriale della casa editrice, e Irene Vanni scrittrice e co-curatrice di Horror Magazine che fa parte di Delos Network.
SPECIALE VAMPIRI: Quando una casa editrice diventa un network: Delos Books, Intervista a Franco Forte & Irene VanniParlare di vampiri e non parlare della Delos books è impossibile. Prima casa editrice in Italia ad aver fiutato il fenomeno con le zanne, ha dedicato un'intera collana alle storie di succhiasangue e affini: Odissea vampiri. La fortuna e la notorietà della Delos sono legate al ciclo di Sookie Stackhouse e a Blood Ties, libri tra i più amati dalle lettrici, che mescolano sensualità, humour e mystery.
La vera, grande forza della Delos è la scelta del target. Ha trovato un gruppo di autori di horror, sci-fi e gialli che non avevano avuto spazio in Italia, soddisfacendo così le richieste di centinaia di appassionati. D'altra parte, con un intuito formidabile si muove alla ricerca di nuovi autori italiani attraverso concorsi letterari seguitissimi.
Uno dei progetti in corso d'opera è la creazione di una antologia dal titolo "365 Racconti horror per un anno", a cui partecipano molti scrittori, famosi e non. Ancora, altro punto di forza è dato dal forum "Writers magazine": una piattaforma al servizio per gli autori esordienti, e che si avvale sia di un sito web che di un magazine cartaceo.
 
INTERVISTA A FRANCO FORTE Direttore Editoriale Delos Books   SPECIALE VAMPIRI: Quando una casa editrice diventa un network: Delos Books, Intervista a Franco Forte & Irene Vanni1) Ciao Franco sono molto contenta di averti come ospite nel mio blog. Ti andrebbe di presentarti ai lettori? Chi è Franco Forte? Sappiamo che sei uno scrittore, sceneggiatore, traduttore e giornalista. Quali sono i retroscena del tuo lavoro? Quando hai capito che il tuo futuro era il mondo dell'editoria?
Grazie a te per l’ospitalità. Franco Forte è uno che ha fatto un sacco di mestieri, dall’ingegnere al giornalista, dal traduttore al collaboratore di fiction televisive (come Distretto di Polizia, RIS – Delitti imperfetti, ecc) ma che oggi si sente soprattutto uno scrittore. E’ vero che faccio anche l’editore, con alcuni soci molto più bravi di me in questo mestiere, ma la mia vera anima è quella che si esprime nei romanzi, come per esempio “I Bastioni del Coraggio” (www.bastionidelcoraggio.it), il mio ultimo libro, che racconta una storia di amori, vedette e passioni nella Milano del 1500. Non per niente sto stabilendo dei veri e propri record per ciò che riguarda la pubblicazione di inediti in Mondadori: quando ad aprile uscirà il mio nuovo romanzo, il “Nerone”, potrò dire di avere pubblicato ben 6 romanzi inediti in due anni presso quell’editore, un traguardo che credo nessun altro abbia mai raggiunto.
2) Tu sei uno dei cinque pilastri della Delos book, una casa editrice che pubblica narrativa di genere: horror, paranormal, sci-fi, gialli... cosa ti colpisce di più in un romanzo di genere?
Veramente siamo in quattro. Io, Silvio Sosio, Luigi Pachì e Gianfranco Viviani, la vera colonna portante della casa editrice, con la sua decennale esperienza (lui era il fondatore e presidente dell’Editrice Nord, poi acquisita dal gruppo Longanesi). Noi pubblichiamo romanzi di genere perché siamo nati e cresciuti nel genere. Basti pensare che negli anni 80, quando la Nord era all’apice della gloria, Viviani ci reclutava per andare a sistemare i bancali dei libri nei suoi magazzini, e per noi erano giorni di festa e di ubriacatura fra le pagine di tutti quei romanzi fantasy, horror e science fiction. Oggi siamo tutti soci nello stesso progetto, ma condividiamo da più di trent’anni la stessa passione, che ci guida ancora oggi.
3) Vampiri sexy, sessualmente mooolto attivi e privi o quasi della loro natura mostruosa. Che ne pensi? Secondo te qual è il motivo del successo letterario di questa figura soprannaturale?
Bella domanda. Mi verrebbe da rispondere: la rassicurante attrazione sessuale che questi vampiri sexy esercitano sulle lettrici. Perché il fenomeno è assolutamente nuovo, nel senso che fino a qualche anno fa (diciamo da prima dell’avvento di Twilight sul grande schermo) non era certo un fenomeno di massa, e coloro che credevano che sarebbe potuto esplodere erano davvero pochi. Per fortuna di Delos Books, uno di questi era Gianfranco Viviani, che certo non si può dire che non abbia naso per capire le tendenze del mercato. Lui ci ha spiegato che la new age del vampiri (perché i vampiri d’oggi non sono certo quelli di una volta, di draculiana memoria) avrebbe fatto centro, e ci ha convinti a buttarci in questo settore, andando anche un po’ contro quelle che erano le nostre convinzioni da appassionati del genere horror. E ci ha visto giusto, per fortuna. Adesso orde di donne (perché il 90% del nostro pubblico ormai è femminile) acquistano i libri di Charlaine Harris, Tania Huff e le altre scrittrici di vampiri che pubblichiamo, e Delos Books è diventata una casa editrice che sta facendo parlare molto di sé.
4) I vampiri in questo periodo sono una vera e propria tendenza letteraria. Quali tendenze vedi per il futuro?
Ah, questo dovremmo chiederlo a Viviani! Secondo lui, la nostra nuova collana “Vampiri & Paletti” sarà un altro enorme successo, e a questo punto non ho dubbi. Però segue ancora il solco tracciato dal vampire romance. Per uscire da questo genere, il mercato, soprattutto quello americano, sempre anticipatore dei nuovi fenomeni letterari, parla di un nuovo genere molto amato dai lettori che sta emergendo alla grande, pur avendo appassionato per anni il pubblico soprattutto cinematografico: gli zombie. E noi, naturalmente, non ci faremo sfuggire l’occasione di esordire con un altro prodotto di tendenza: Odissea Zombie, il cui primo romanzo vedrà alla luce verso metà del 2011.
SPECIALE VAMPIRI: Quando una casa editrice diventa un network: Delos Books, Intervista a Franco Forte & Irene Vanni5) Dopo Odissea Vampiri, che ha riscosso tantissimo successo, nei primi mesi del 2011 Delos inaugurerà una nuova collana, Vampiri e Paletti, sempre dedicata ai vampiri ma che propone romanzi paranormal romance con una buona dose di humor. Per quale motivo Delos Books ha deciso di puntare così tanto su romanzi dedicati ai vampiri? E’ il mercato che detta legge, e se le lettrici apprezzano il genere del paranormal romance e lo acquistano, un buon editore deve saper fornire al proprio pubblico quello che vuole (e quello che si aspetta). La vera differenza è fra chi ha l’intuizione quando il mercato ancora non è esploso (come l’ha avuta Gianfranco Viviani) e chi invece va al traino, sfornando romanzi su romanzi quando ormai appare consolidato l’apprezzamento per un certo genere letterario. Insomma, noi di Delos Books abbiamo dimostrato di essere anticipatori, molti altri si sono uniti al carrozzone a giochi già cominciati…
6) La tua è una delle case editrici che da spazio agli autori italiani, attraverso i premi letterari di Odissea e Sherlock Holmes. Cosa pensi degli autori nostrani? Con quale criterio vengono selezionati gli autori da pubblicare?
Naturalmente, i grandi numeri di vendita li fanno soprattutto gli autori internazionali, come è sempre successo nel nostro Paese dagli anni Sessanta in poi (purtroppo, mi verrebbe da dire), però Delos Books è fatta da un gruppo di persone che ha sempre condiviso il mondo degli appassionati, e che a loro volta sono autori (non dimentichiamo che Luigi Pachì e Silvio Sosio, fra le altre cose, sono scrittori di genere molto apprezzati, anche pubblicati all’estero), per cui è naturale, per noi, avere un occhio di riguardo per chi scrive in Italia. Anche perché siamo convinti che ci siano validissimi autori, nel nostro Paese, che meritano lo stesso risalto degli americani. Per questo cerchiamo di dare agli autori esordienti spazi di confronto e possibilità professionali di pubblicazione, sia con i nostri premi sia, soprattutto, con la Writers Magazine Italia (http://www.writersmagazine.it/) e il suo forum, dove migliaia di esordienti si confrontano ogni giorno con noi e trovano spazi di pubblicazione e possibilità di mettersi in luce. Proprio adesso, infatti, stiamo cercando ben 365 racconti horror brevi (fra cui il paranormal romance potrebbe trovare spazio) da pubblicare in una antologia che seguirà i passi dello straordinario successo già riscontrato dal precedente volume, ovvero “365 racconti erotici per un anno”, anch’esso derivato da selezioni effettuate sul forum della WMI. Un laboratorio, una palestra e un mondo di occasioni da non perdere per chiunque ambisca a vedere pubblicato qualche proprio racconto.
SPECIALE VAMPIRI: Quando una casa editrice diventa un network: Delos Books, Intervista a Franco Forte & Irene Vanni7) La Delos pubblica la serie di True blood e Blood Ties. Qual è la tua preferita tra le due e perché?
Ah, io adoro Vicky Nelson di Blood Ties, per una questione di empatia personale e perché il personaggio è un po’ più nelle mie corde rispetto a Sookie Stackhouse. Ma naturalmente non mi perdo una puntata neppure di True Blood, che resta comunque una delle mie serie TV preferite.
8) Come mai il cd. "main stream novel" in Italia non trova spazio? Credi che sia dovuto a una difficoltà dell'editoria italiana a cedere sulle categorizzazioni o semplicemente che il pubblico italiano non è ancora pronto ad accettare un romanzo che mescoli più generi? Non è che fosse siamo ancora vittime di pregiudizi culturali nei confronti della narrativa di evasione?
L’Italia è piena di pregiudizi culturali nei confronti della letteratura d’evasione. Considera che mentre negli altri Paesi si cercava di produrre narrativa di divertimento, per appassionare e coinvolgere i lettori, da noi la critica deplorava tutto quello che non era “alta” letteratura, classificando qualsiasi prodotto di genere come serie B. Questo cosa ha provocato? Che i nostri lettori hanno cominciato ad acquistare i romanzi tradotti degli stranieri, perché capaci di dare loro ciò che volevano, e sugli scrittori italiani si è creato il pregiudizio che non fossero capaci di divertire e di appassionare. Per questo siamo il Paese che traduce di più, fra quelli europei, e che snobba di più la produzione nazionale. Proprio perché a furia di pregiudizi culturali nei confronti della narrativa di genere (tutta!), siamo arrivati a farci colonizzare da americani, inglesi, tedeschi, francesi e chi più ne ha più ne metta. Per fortuna, pare che le cose stiano lentamente cambiando. Quando la diffidenza verso i nostri autori cadrà, sono convinto che cadranno anche le barriere fra letteratura di serie A e quella di serie B, proprio come avviene in qualsiasi altro Paese civile.
9) Oltre alla nuova collana Vampiri e Paletti, quali altre novità ha in serbo per noi Delos Books per l'anno che verrà?
Come ho già detto, esordiremo con Odissea Zombie. E poi con una collana di Graphic Novel, che nel volume di esordio ospiterà una bellissima storia di vampiri di Barbara Baraldi. Ma la vera novità, che dovrebbe interessare tutte le lettrici, sarà, a partire dal mese di marzo o aprile, l’uscita di una nuova rivista per il nostro gruppo, la Romance Mag, un magazine bimestrale interamente dedicato al romance (e quindi anche al paranormal romance). Una rivista di 82 pagine di cui io sarò il direttore responsabile, ma che ha nel suo parco collaboratori e in redazione uno staff particolarmente folto e agguerrito di esperte del romance, di scrittrici di valore e di appassionate che, ne sono sicuro, contribuiranno a rendere RM la rivista di riferimento per tutte le appassionate di questo genere letterario, senza tralasciare il cinema e il romance in TV.
10) Ti ringrazio molto per aver accettato il mio invito. E' stato un piacere poter chiacchierare con te. Vorresti aggiungere qualcosa prima di salutarci?
Un grazie a te e alle lettrici. E soprattutto, un arrivederci dalle pagine di Romance Mag, il prossimo anno.
SPECIALE VAMPIRI: Quando una casa editrice diventa un network: Delos Books, Intervista a Franco Forte & Irene VanniIrene Vanni, redattrice e co-curatrice di Horror Magazine e autrice - assieme a un famosissimo collega - di un volume young adult di prossima uscita, spiega secondo il proprio punto di vista le ragioni della "vampiromania" da cui pare affetta l'editoria internazionale in questo periodo.
Il vampiro affascina perchè è oscuro, misterioso e - aggiungo - dotato di una carica eversiva che rappresenta l'autentico elemento di rottura con l'archetipo del bello e dannato, topos della letteratura di genere.
D'altra parte, l'horror è ormai contaminato da altri generi letterari: basti pensare alle pubblicazioni Delos citate che - oltre ad essere edite dalla casa editrice per cui lavora - dimostrano in modo saliente come le categorizzazioni stiano perdendo importanza in favore di storie dove l'elemento del mystery o della romantic suspense si mescola alla presenza del mostro di turno. In questa intervista dunque si tirano le fila di quanto chiaramente espresso da Franco Forte: il vampiro letterario, sexy e dai canini spuntati (e il mostro/zombie/ lycan in generale) rappresenta un mercato tutto da esplorare e da scavare, una figura che non genera più timore ma solo brividi di divertimento o piacere. Target preferito: le donne. Modalità: le serie, strumento ideale per fidelizzare le lettrici.
INTERVISTA A IRENE VANNI Co-curatrice di Horror Magazine   SPECIALE VAMPIRI: Quando una casa editrice diventa un network: Delos Books, Intervista a Franco Forte & Irene Vanni1. Ciao Irene, benvenuta nel mio blog Diario di Pensieri Persi. È un piacere per me poterti ospitare e intervistare per questa
iniziativa dedicata ai vampiri. Ti va di presentarti ai lettori? Sono una giornalista pubblicista. Mi sono occupata di critica letteraria, cinematografica e televisiva su svariate riviste cartacee e online, ma soprattutto di critica musicale, dato che sono laureata in Storia della musica con una tesi sul rock. Al momento sono co-curatore di “Horror Magazine”, all’interno del Delos Network, insieme a Gianfranco Staltari. Ho scritto anche diversi racconti che sono apparsi su riviste cartacee e online, e anche sulle antologie a cura di Franco Forte “Dragonland” (Delos Books, 2009) e “365 Racconti erotici per un anno” (Delos Books, 2010). È uscito da non molto un mio romanzo breve intitolato “I musicanti degli elementi”, per la nuova collana fantasy di Delos in ebook “Maghetti”.2. Sei co-curatore del noto sito Horror Magazine. Come sei arrivata a gestire questo sito? Quale lavoro svolgi e come questo ha influenzato anche la tua scrittura?È stato un lungo percorso a base di olio di gomito. Sono entrata in contatto con il Delos Network nel 2005, attraverso lo storico premio Lovecraft, e da lì ho iniziato a seguire le iniziative e i consigli di scrittura della Writers Magazine Italia. Dopo alcuni fallimenti, lo studio delle tecniche e la tenacia mi hanno portata alle prime pubblicazioni con le casa editrice, nonché alle collaborazioni con i vari portali del Network. Sono entrata in Horror Magazine (non è un semplice “sito”, ma una vera e propria testata giornalista online) come redattore fisso nel 2007 e da quest’anno ne sono co-curatore. Tendenzialmente io e Gianfranco Staltari ci dividiamo i compiti a seconda del momento e delle esigenze: dalla gestione dei comunicati stampa alla scelta delle news da inserire quotidianamente, dai contatti con gli altri redattori all’assegnazione di recensioni e interviste, dalla selezione dei racconti da pubblicare alla stesura di articoli anche da parte nostra. È impossibile pensare di andare avanti in questo campo senza studiare o portare pazienza. Troppo spesso chi scrive non legge o crede già di sapere tutto ciò che gli occorre per rendere valido il suo modo di scrivere, e questo spiega anche le reazioni più frequenti di fronte a una sconfitta: scoraggiamento, rabbia, per non parlare dell’errore di auto pubblicarsi a pagamento. È nell’interesse dell’editore stesso pubblicare materiale valido, dunque se un editore serio non pubblica un lavoro è perché il lavoro non è sufficientemente valido. Sta all’autore cercare di migliorarsi. Troppo facile dire che il proprio genio è stato incompreso e sono i valutatori che non capiscono un accidente. La presunzione e la pigrizia portano su strade sbagliate. Questo percorso, oltre a tecniche che la scuola italiana non insegna e probabilmente non insegnerà mai (e te lo dice una che è stata pure insegnante), mi ha fatto capire soprattutto che solo smontandosi e rimontandosi umilmente e con calma si può migliorare il proprio modo di scrivere. Adesso mi vergognerei di far leggere in giro ciò che scrivevo prima.3. Secondo te qual è il motivo del successo letterario e cinematografico del vampiro? Cosa affascina il grande pubblico di questa figura soprannaturale?È vivo ma morto, seducente ma mostruoso, si muove nella notte e non puoi averlo di giorno, aggredisce ma è per nutrirsi, conosce segreti che solo chi è morto e vive in un’altra dimensione può comprendere, ma lui è qui, e potremmo parlarci (seppure nella fantasia) di ciò che per noi è inarrivabile. È un essere bello e irraggiungibile che unisce le fascinazioni della morte, del mistero e dell’oscurità a quelle erotiche. Non ci sono mode o periodi in cui i vampiri vengono seguiti più che in altri, cambiano le caratteristiche da generazione in generazione, al passo con i tempi, ma un cocktail del genere affascinerà sempre l’uomo, proprio per la sua natura di essere umano, con i limiti che a questa conseguono.4. In questo ultimo periodo abbiamo assistito a un radicale cambiamento dell'archetipo classico del vampiro. Ora queste affascinanti figure soprannaturali non sono più spietate e sanguinarie. Cosa ne pensi a riguardo e secondo te qual è il motivo di tale cambiamento? Da lettrice preferisci il vampiro moderno o il modello alla Bram Stoker? I vampiri sanguinari ci sono ancora, ce ne sono diverse tipologie, e non posso dire di amarne una in particolare, perché dipende dalla caratterizzazione del personaggio. Se un autore è bravo a caratterizzare un vampiro ‘buono’, quel personaggio piacerà a me come a molti altri lettori, se un autore viceversa elabora un vampiro banale, scontato, bidimensionale e già rivisto migliaia di volte, per quanto ‘cattivo’, mi annoierà.5. Sono stati scritti tantissimi romanzi sui vampiri. Credi si possa ancora raggiungere l’originalità in un romanzo di questo genere dato che ormai il vampiro è stato dipinto nei più svariati modi da autori e autrici diversi? La ricerca dell’originalità è una questione annosa che va avanti dall’alba dei tempi e probabilmente verrà posta anche fra cento anni, quando avremo assistito a molte altre creazioni originali. La tendenza di adesso, in letteratura così come nella musica, è nella contaminazione, nella commistione di generi, nel crossover, dunque una storia per catturare i lettori dovrebbe mischiare più caratteristiche, più generi. Non solo per allargare il target, ma per produrre appunto qualcosa di nuovo, di diverso. Non a caso i testi che ultimamente stanno attirando di più l’attenzione del pubblico sono quelli in cui il fantasy o l’horror si mischiano al thriller, al poliziesco, alla fantascienza o al rosa. ‘Contaminazione’ resta per me la parola chiave.SPECIALE VAMPIRI: Quando una casa editrice diventa un network: Delos Books, Intervista a Franco Forte & Irene Vanni6. Quali sono i romanzi paranormal romance/urban fantasy o horror che hai maggiormente apprezzato sui vampiri? Non vorrei sembrare di parte, ma oltre ai grandi classici di Stoker e Le Fanu o saghe più recenti come quella di Anne Rice, attraverso la collana di Delos Books “Odissea Vampiri”, mi sono recentemente appassionata ai cicli di Charlaine Harris (“True Blood”) e Tanya Huff (“Blood Ties”), appunto per le commistioni fra generi (tendenzialmente thriller/rosa il primo, detective story il secondo). Li ho trovati freschi e avvincenti, scritti da donne che conoscono il loro mestiere e che avevano qualcosa di nuovo da dire sull’argomento.7. Ti ringrazio molto per aver accettato il mio invito. Vorresti aggiungere qualcosa prima di salutarci?Grazie a te! A proposito di vampiri, posso anticiparti anche che a primavera inoltrata uscirà un progetto che sto portando avanti a quattro mani con un noto scrittore di cui non mi è permesso fare il nome, per un grosso editore. Non chiedermi nient’altro, mi è lecito dirti solo che il progetto si intitolerà “Le Cronache del Sangue” ;)

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