Questa è la domanda che ogni Martoniano* si pone.La risposta è semplice: li ho visti tutti, vedo anche questo.Non razionale, certo. Ma comunque capace di spingermi a pagare il prezzo del biglietto. Se non altro per raccontarlo. Senza spoiler.D'altronde è l'ultima apparizione dell'orecchiuto Daniel Craig nelle vesti del celebre agente 007 con licenza di uccidere, no? E Skyfall era stato film degno di nota e come trama e come prova interpretativa.Dobbiamo o no cedere al sentimento, cari Martoniani?*Martoniano = fan di MartoneCediamo.
'I morti sono vivi'
É frase senz'altro impegnativa per cominciare un film nel terzo millennio; specie se fa da sfondo alla festa in maschera del 2 novembre che si tiene a Città del Messico.Dopo Skyfall, una caduta negli inferi? I Martoniani lo temono, io resto fiducioso.Certo, dopo una serie di cazzotti in pieno volto (arrivati anche durante la spettacolare la scena a bordo dell'elicottero che svolazza pericolosamente sulla testa delle centinaia di persone radunate in piazza per divertirsi), qualche passo di parkour, e il crollo di una palazzina sotto i suoi piedi, il primo piano che il regista Sam Mendes regala al nostro Bond di orecchie dotato lascia un po' interdetti: perché abbiamo risparmiato sulla passata di pomodoro, Broccoli Productions? Perché anziché un volto tumefatto e sofferente passa sullo schermo un testimonial per le creme antirughe?
Magia che si ripete con la sapiente citazione di Mendes relativa alla celebre 'passeggiata' di Bruce Lee in L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente, dove procedeva da Villa Adriana in Tivoli, alla volta del Colosseo in pieno centro di Roma, per il famoso combattimento con Chuck Norris. Qui l'inseguimento si dipana tra via del Falco e via Quattro Fontane, attraversa il Gianicolo, passa per San Pietro e finisce nel lungotevere. Senza soluzione di continuità.
E gnocca sia! Cosa ne pensate di Monica Bellucci? Ha 50 anni, d'accordo... però dice ancora la sua, dai.
Certo, ha distrutto da sola la mitologica trilogia di Matrix: il rischio che demolisca pure il mito di Bond è altissimo.
Ha ancora una bella schiena, però. Sarà sicuramente lei la bond-girl di questa puntata della saga: d'altronde pure Dumb 007 comincia ad avere la sua bella età, no?! Erotismo per la terza età? No: il target di questo film non sono gli anziani erotomani. Nemmeno i giovani, pensiamo io e i Martoniani. E nemmeno le donne, in effetti. Vabbé...
La vera bond-girl di questo Spectre appare quando la trama comincia a rifarsi a Persons of interest: meglio saccheggiare un telefilm di successo che annaspare nel vuoto, devono aver pensato gli sceneggiatori. Ed è così che il nostro Dumb 007 s'imbatte in Leà Seydoux, notevole figliadi Mr. White, cattivone dei precedenti film, ormai affogato tra i rimorsi.
La d.ssa Swann / Leà è bella, bionda, atletica, forte e capace di difendersi: cosa chiedere di più a una donna? E difatti anche il poro Mendes decide di puntare dritto su di lei per ravvivare un film fino a quel momento tramortito.
'Perché uno si ritrova a fare il killer stipendiato?'
'L'alternativa era fare il prete...''Abbiamo sempre una scelta'
Inutile dire che, dopo l'immediata antipatia, scatta la passione tra Dumb 007 e Swann.
Riusciranno insieme a scongiurare il malvagio piano del Cattivo Supremo, Capo della Spectre di Persiano bianco dotato, mr. Oberhauser / Christoph Waltz?
La distruzione della base disegnata a mo' di patetico videogame 'uno vs. tutti' con finta esplosione e fuga degli eroi intonsi su di un elicottero ci richiama all'ordine: perché restare? Perché? Il biglietto pagato, forse. E la fine ormai incombente.
Non pago di questa ignobile scena, Mendes decide di stiracchiare ulteriormente la trama già abbondantemente slabbrata e piena di buchi (come le foto di questo post dimostrano). E si ritorna a Londra per lo scontato quanto poco avvincente epilogo, raccordato filologicamente all'incipit dall'elicottero che precipita. Raffinatezze per pochi.
É l'elicottero, dunque,il vero deus ex machina di questo sonnolento ventiquattresimo Bond.
Ricordo che non siamo in ambiente Marvel: aspettare la sorpresa dopo i titoli di coda è perfettamente inutile.