Il modo più semplice per spiegarlo è indicarlo come un “interruttore”, che invece di spegnere la luce, spegne la fame.
Questo interruttore si trova nel cervello ed è una delle recenti scoperte compiute dall’università di Washington e riportata sulla rivista Nature.
Lo studio, al momento, è ancora in fase embrionale ma entro un futuro nemmeno troppo lontano potrebbe diventare la salvezza delle persone che lottano con i problemi legati al peso.
Questo “interruttore” quando funziona in maniera corretta riesce a frenare la fame terminati i pasti o quando non è sano o necessario mangiare. I neuroni coinvolti nel processo della fame sono collocati nella regione del cervello che regola il gusto e il dolore ma fino ad ora nessuno era riuscito ad isolarli.
La scoperta è stata testata su topi modificati geneticamente. Attivando il gruppo di neuroni i topi perdevano appetito mentre, disattivandoli, i roditori mangiavano di più.
Il neurofisiologo Strata dell’università di Torino ha confermato che «si tratta di una scoperta importantissima per conoscere i disturbi del comportamento alimentare come bulimia, anoressia e obesità».
Grazie a questo studio, si apre la strada alla cura per le malattie sopraccitate e si riesce ad avere un’informazione precisa su quale sia il bersaglio da colpire.
Per ricevere news via e-mail su salute lascia la tua email nel box sotto:
Ho letto e acconsento Informativa sulla Privacy Acconsento al trattamento dei dati personali di cui al punto Finalità del tattamento Scopri News@Me