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Spending review: al governo non bastano i supertecnici e chiede aiuto ai cittadini

Creato il 03 maggio 2012 da Afrodite
Sulla "spending review", termine ormai molto in voga (anche se non si capisce perché non venga usata la corrispondente espressione italiana "tagli alla spesa pubblica"), il Governo Monti chiede il parere dei cittadini.
Lo fa attraverso il sito ufficiale (http://governo.it/), che sull'home-page ha un'apposita sezione dove depositare i propri suggerimenti in materia.
Il popolo della Rete si sta organizzando e già girano e-mail con consigli sui consigli da dare in merito al dove e come tagliare, anche se qualcuno invece si è domandato perché chiedere aiuto ai cittadini quando già esiste un governo di tecnici che tra l'altro, sempre sui tagli, hanno chiesto aiuto ad altri tecnici (Bondi, Giavazzi e Amato) non si sa quanto retribuiti.
L'esecutivo non è nuovo a queste consultazioni. Qualche tempo fa era stato dedicato un sondaggio online al tema dell'abolizione del valore legale del titolo di studio, ora tocca alla spending review e all'agenda digitale.
Riguardo a quest'ultima consultazione si può partecipare andando sul sito appositamente creato (http://www.agenda-digitale.it/agenda_digitale/). L'argomento è suddiviso in sei aree tematiche: infrastruttura e sicurezza, smart cities, e-government, competenze digitali, ricerca e innovazione, e-commerce. La scadenza è fissata all'11 maggio.
La cabina di regia, che entro il 30 giugno dovrà definire una strategia per l'agenda digitale italiana, ha anche lanciato un "Ideario", ovvero uno spazio dove proporre idee e commentare quelle degli altri sul modello che oggi appare vincente dei social network.
Le idee proposte fino a oggi sono 172. Poche, per la verità.
Sicuramente questa proliferazione di sondaggi è mossa dalle migliori intenzioni, ma ci si chiede: quanti cittadini ne sono effettivamente a conoscenza?
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