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Spending review: il caso della flotta della Guardia di Finanza, un doppione rispetto al naviglio della Guardia Costiera

Creato il 03 settembre 2015 da Gaetano61
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A proposito di spesa pubblica e di spending review

La flotta della Guardia di Finanza rappresenta solo un doppione del già cospicuo naviglio della Guardia Costiera

Alcuni anni orsono, la Guardia di Finanza ottenne un grosso potenziamento della sua flottiglia, con eccesso di imbarcazioni di altura ed altissimi costi per l’Erario. I Finanzieri Democratici segnalarono l’inutilità di una spesa che si sovrapponeva a quella analoga della Guardia Costiera, ma non furono ascoltati. Le memorie dell’ex ministro Cirino Pomicino, di cui solo ora abbiamo compiuto la lettura, indicano dettagliatamente come fu presa quella decisione. Ecco cosa dice l’ex Ministro: egli aveva creato, in Parlamento, una squadra di calcio tra parlamentari, e della stessa si occupava il colonnello della Guardia di Finanza Italo Pappa, allora ufficiale distaccato a Montecitorio, il quale anche sosteneva la squadra dal punto di vista logistico (autobus per trasferte, sistemazione per le varie città d’Italia, procacciamento degli stadi e così via). Un giorno, mentre il Ministro era presidente della Commissione Bilancio, Pappa si recò da lui e tenne questo discorso: alla Guardia di Finanza avrebbero gradito molto un potenziamento della già cospicua flottiglia, ed al comando generale avrebbero volentieri gradito una visita dell’uomo politico per parlare della cosa. L’accoglienza, dice il dottor Pomicino, fu, a suo dire, trionfale, con tutti i generali schierati a riceverlo, rinfresco luculliano, esibizioni sportive e così via, oltre a dichiarazioni di disponibilità ad amplissimo raggio da parte del Corpo per favorire l’attività calcistica della squadra di parlamentari che tanto stava a cuore al Nostro. Fu, infatti, Cirino Pomicino, che quale presidente della Commissione Bilancio, propose il potenziamento della flottiglia Guardia di Finanza e ricavò i cospicui fondi di bilancio necessari. Così, con questi metodi da basso impero, è stata mandata a picco, con provvedimenti insensati uno dopo l’altro, la finanza pubblica italiana. Colpa solo dei politici? 
Dott. Vincenzo Cerceo Colonnello in congedo della Guardia di Finanza
Membro della direzione nazionale del M.F.D

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