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Calderoli, abolita la scorta di 8 agenti alla villa di Bergamo. È costata 900 mila euro
Decisa nel 2006 per la vicenda della maglietta. L’ex ministro: «Sono tornato un uomo libero»
RIMANE LA SCORTA PERSONALE – Il presidio fisso era stato disposto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Bergamo, essendo Calderoli nel mirino degli estremisti islamici fin dal 2006, a seguito della famosa vicenda della maglietta con la caricatura di Maometto. Oltre agli 8 uomini del presidio fisso, Calderoli dispone anche di una scorta personale (che è stata mantenuta) formata da altri 8 agenti, quattro a Roma e quattro a Bergamo. Un servizio che aveva scatenato le proteste dei sindacati di polizia Ugl e Siulp, visto che negli ultimi due anni era costato 900 mila euro. Dal canto suo il senatore leghista ha spiegato a «L’Eco di Bergamo», non nascondendo comunque una certa preoccupazione: «Sono tornato un uomo libero. È una decisione che non fa seguito alle polemiche sulla scorta del presidente Fini, ma concordata una decina di giorni fa dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, nell’ottica di un ridimensionamento generale delle scorte. A tutti è stato abbassato di un grado il livello di sicurezza, e trovo che sia giusto».
Tratto da Redazione Online agosto 2012 www.corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA