cercando di farci una vita. è questo che stiamo facendo.
una generazione alla ricerca della propria identità, mai abbastanza intraprendente nè abbastanza classica. per cronologia non siamo più solo figli, per precarietà non siamo del tutto adulti. viviamo a metà tra la vita che vorremmo e la vita che abbiamo. brancoliamo, cercando di diventare grandi nonostante l'instabilità. sembra un gioco alla vita vera, mentre è il nostro futuro che stiamo vivendo ora. è quello che non sapevamo come sarebbe stato: eccolo, è qui. cominciamo a seminare il mondo di noi, ma lo possiamo fare solo con cautela, ridendo oggi e pennellando pareti non nostre, consapevoli che viaggiamo senza paracadute. prendiamo quello che viene, quando viene e se non viene lo facciamo venire ceativamente, a piccole dosi. perchè è il tempo. è il tempo di agire, senza prenderci troppo sul serio, ma senza essere più solo in potenza. diventiamo la cosa più simile a noi che vorremmo. niente più procrastinazioni. solo incosciente determinazione esistenziale. e se qualcosa non andrà come previsto, passeremo un'altra mano di vernice. fortunatamente, i colori non mancano.
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