Quando ho preso in mano questo libricino, il primo pensiero è stato… Eccomi, un’altra volta a leggere ricette scritte da un uomo, a seguire cucina descritta da un uomo. Come spesso accade.
Che poi, invece, nella mia vita quotidiana la cucina è decisamente in mano alle donne. (“Ma come si fa a bollire una carota?” mi chiese il mio moroso a uno dei primi appuntamenti. Così, per farmi capire fin da subito che dal lato culinario non dovevo proprio aspettarmi nulla…) Tranne nel caso in cui ci sia di mezzo una grigliata, ovviamente: in quel caso nessuna donna può avvicinarsi al Sacro Fuoco del barbecue, vade retro!, e cercare di infilare due fettine di zucchina o una melanzana tra i quindici maiali e le venti mucche che stan rosolando lentamente potrebbe essere punito con il taglio delle mani. Come minimo.
Comunque, invece Manuel Vàzquez Montalbàn è decisamente un uomo. Lo specifico, anche perché Montalban ha ben presente quanto il sesso sia importante, variegato, dalle infinite possibilità: un po’ come la cucina.
Mangiar bene, e bere ancor meglio, rilassa gli sfinteri dell’anima, sconvolge i punti cardinali della cultura repressiva e prepara alla comparsa di una comunicabilità che non va sprecata.
Ed è così che nasce questo libricino, Ricette immorali: pensare al sesso, pensare al cibo, pensare alle persone. Perché ci sono ben poche cose di sensuali e leganti come la condivisione di un piatto. E riesco a pensare a poche scene tristi quanto vedere una coppia mangiare insieme e lui godersi in solitudine un bel piatto ricco, lei spiluccare con stitichezza di gusto una insalata scondita, una fettina di salmone, un gelato di soia…
Ecco, a Montalbàn forse si può un po’ recriminare di aver scelto ricette non sempre realizzabili, spesso ipercaloriche. Ma più che un ricettario – che comunque è – Ricette immorali è una deliziosa carrellata di ironia, raccontini, aneddoti. Di profumi esotici e antichi e di altrettanta sensualità.
L’idea è simpaticissima: a ogni ricetta viene accostato un profilo di ideale accostamento amoroso – un tipo di rapporto sessuale (più o meno placido o avventuroso), un tipo di coppia, un tipo di partner. C’è il piatto per il partner vietnamita, per la coppia omosessuale, per “ragazze ecologiste inglesi diciannovenni con seni e natiche ben disegnati”, per le bionde col culo grosso, per l’hostess o lo stewart, gli uomini bianchicci e muscolosi, per un “amante professionista/mantenuto”, quello da accostare a biancheria in pelle o leopardata, quello “ideale per borghesi adulteri e colti che abbiano preso in affitto un appartamento di mezza tacca nella periferia proletaria di una città industriale”, e così via…
Scrittura ricca eppure equilibrata, tante e varie idee nel corso della lettura, e la sensazione che un uomo che scrive e pratica cucina sia una cosa davvero sexy.
Da tenere da parte per ricordare le proprie ricette, ricercando il proprio profilo amoroso!
Ricette Immorali Manuel Vázquez MontalbánTenendo conto dell’ondata di conservotorismo morale dominante mi vedo costretto a dichiarare, e dichiaro, che nessuno di questi piatti è portatore di AIDS, e consiglio quindi di mangiarli senza preservativi spirituali.
Traduzione: Hado Lyria
Collana: Universale Economica
Pagine: 160
Prezzo: Euro 7
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