Speriamo bene…

Creato il 27 agosto 2013 da Serenagobbo @SerenaGobbo

Stavo sfogliando “Giro, ghirotondo e altre storie ortografiche” di Colli e Zanotti (Erickson) e dentro di me una vocina diceva: “Ma no, tuo figlio non avrà bisogno di questo libro, lui imparerà subito a leggere e a scrivere correttamente”.
Forse questa vocetta risuona nelle teste di molte mamme, ma nella mia risuona forte perché a me piace molto sia scrivere che leggere e, per emulazione, mi dico che Leo non può non ricadere nelle stesse predilezioni…

Bè: sono andata a prendermi il mio primo diario segreto, iniziato a 8 anni.
E ho avuto la tentazione di dargli fuoco.
“Chi li ha scritti questi obbrobri? Qualcuno deve aver messo mano alle pagine, io non posso esser stata!”
E invece no. Gli obbrobri erano proprio miei.
Qualche doppia saltata o inopportuna, tempi verbali scollegati tra loro, H che va e viene… Brrr!
Quindi meglio che me lo tenga caro questo libretto per usarlo quando Leo inizierà la scuola primaria. Per di più è scritto in stampatello maiuscolo, dunque potrò applicarlo appena Leo imparerà le lettere.

Tanto, sono sicura, la storiella che più gli piacerà drammatizzare sarà quella dell’E accentata, “Là in mezzo al mare c’è un veliero”. Perché? Perché il disegnino riporta un ammiraglio sulla sua nave rimasto senza una mano per colpa di uno squalo che lo guarda con la bocca piena.

Un pensiero molesto: evviva tutti questi testi per bambini, ben vengano, piovano come grandine. Ma tutti gli strafalcioni ortografici che si vedono in giro, commessi da adulti fatti e finiti, dove li mettiamo?

Mi fermo qui. E vado a bruciare il diario.
Meglio non lasciare prove.



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