Spesa sanitaria: Riformatori all’attacco

Creato il 10 ottobre 2015 da Alessandro Zorco @alessandrozorco

Botta e risposta sulle cifre della sanità sarda dopo la visita in Sardegna del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che nei giorni scorsi ha partecipato a Chia al Congresso nazionale dei medici di base. Questa volta sono i Riformatori sardi ad andare all'attacco, accusando la Giunta Pigliaru e la maggioranza che la sostiene di dare all'opinione pubblica cifre che nascondono un " sostanziale fallimento delle politiche di controllo della spesa sanitaria".

"S tupefacente! Non c'è altro termine per definire la faccia tosta della Giunta regionale e della sua maggioranza", scrivono il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, il coordinatore del Centro studi del partito, Franco Meloni, e il capogruppo consiliare Attilio Dedoni.

" Ora riemerge dalle ridicole vicende in cui è impelagato a Quartu il consigliere Ruggeri, che detta le sue ricette ai giornali: fino ad ora che ha fatto? Ora l'Assessore Arru ci dice soddisfatto che "abbiamo cominciato a invertire la tendenza" , prevedendo - FORSE - una straordinaria riduzione dell'1%!!!! Forse i suoi funzionari non lo hanno informato, ma una riduzione dell'1 % non significa proprio nulla, ammesso che si verifichi sarebbe solo un caso e non certo un inversione di tendenza di una spesa che è sostanzialmente sotto controllo dal 2009″.

Le cifre dei Riformatori

Questi i dati della spesa sanitaria (al netto dei costi non monetari) degli ultimi sei anni forniti dai Riformatori sardi:
-2008 2899 milioni
-2009 3003 milioni
-2010 3064 milioni
-2011 3066 milioni
-2012 3091 milioni
-2014 3087 milioni

" Si tratta, com'è facile verificare, di piccole variazioni da anno ad anno, con una differenza nel periodo di circa 180 milioni, cioè 30 all'anno, cioè l'1 % l'anno, un trend tutto sommato contenutissimo e per giunta maturato in buona parte nel primo anno del periodo - sostengono i Riformatori -. Infatti i dati dal 2009 al 2014 mostrano un aumento di soli 84 milioni, cioè in media una quindicina all'anno, meno dello 0,5 %.
Riusciranno i nostri eroi a fare di meglio!

La replica dell'assessore Arru

" Non so da dove i Riformatori abbiano estrapolato i dati che riportano nel loro comunicato - ha replicato l'assessore alla Sanità Luigi Arru -: quello che si rileva chiaramente dalle tabelle ufficiali è che, a partire dal 2009 il trend di spesa è sostanzialmente in crescita, con un'inversione di tendenza nel 2015: inversione ancora più significativa se si pensa che nel 2015 la spesa sanitaria cresce di 60 milioni di euro per effetto dei farmaci per l'epatite C: senza questo costo il decremento sarebbe stato di oltre il 3%, quindi 90 milioni. Quindi, nel 2015 per la prima volta negli ultimi cinque anni, la spesa decresce sensibilmente ".

" Contrariamente a quanto ritengono i Riformatori - prosegue l'assessore - una riduzione dell'1% della spesa sanitaria è una cifra enorme: si tratta di 30 milioni (è il valore dell'intero bilancio di LAORE, il doppio del bilancio di Agris e Argea). Non dimentichiamo - prosegue - che i bilanci sanitari sono di norma composti per 1/3 da spesa per il personale e per i 2/3 da spesa per acquisto di beni e servizi, spese per loro natura incomprimibili: per ridurre la spesa per l'acquisto di beni e servizi occorre attendere la scadenza naturale di un contratto di appalto, sennò si va in contenzioso e la spesa cresce anziché ridursi".

"I Riformatori infine - conclude l'assessore - fingono di non sapere che nel 2014 abbiamo subito gli effetti del periodo elettorale che ha comportato per le casse pubbliche oltre 7 milioni di euro di spesa per il personale in più, derivante dalle politiche assunzionali della precedente legislatura ".

Questi - si legge in una nota della Regione - sono i costi della produzione, sollecitati dai Riformatori

Alessandro Zorco è nato a Cagliari nel 1966. E' sposato e ha un figlio. Laureato in Giurisprudenza è giornalista professionista dal 2006. Ha lavorato con L'Unione Sarda e con Il Sardegna (Epolis) occupandosi prevalentemente di politica ed economia. E' stato responsabile dell'ufficio stampa dell'Italia dei Valori Sardegna e attualmente è addetto stampa regionale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Dall'aprile 2013 è vicepresidente regionale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana e dal 2014 è nel direttivo del GUS Sardegna.