- Uomini con gli slip bianchi. Vogliamo parlarne? Vogliamo proprio parlarne? Forse è meglio di no. Tamarri maledetti.
- Voi, geni del male, che nei primi anni 2000 vi siete fatte tatuare un originalissimo tribale appena sopra il fondoschiena solo perché ce l'aveva Anastacia e andava di moda, vi sentite tanto fighe adesso? Fateci caso, ce ne sono una montagna che ce l'hanno. Ma la tristezza.
- Vorrei fare un appello alle case produttrici di costumi. Partendo dal presupposto che io sono fermamente contraria a quell'obbrobrio che è il bikini con la parte sotto a perizoma, vogliamo fare una legge che proibisce la vendita dei suddetti costumi di taglia superiore alla 42? Anche alla 40. Visto che le donne evidentemente non conoscono i propri limiti e mettono il perizoma in spiaggia anche se hanno il culone. Con tutto il rispetto per i culoni, di cui io, per altro, sono portatrice sana. Che poi andiamo a finire come Valeria Marini.
- Altro punto dolente. I costumi Calzedonia. Carini, per carità, anche se me non piacciono particolarmente. Però, se compri un costume Calzedonia, devi essere pronta al fatto che in spiaggia ci saranno almeno altre 20 persone che lo indossano. E a quelle 20 persone, probabilmente, starà meglio che a te. Io ieri ne avrò visti 15 di questi:
E no, a nessuna stava così.
- Del trucco in spiaggia potrei parlare diffusamente. Anche della french sui piedi. Mi limiterò invece solo a dire NO. Assolutamente no.
- Infine ho scovato nel mio cassetto un costume di h&m comprato l'anno scorso per la mirabolante cifra di 9 euro, mai indossato perché mi ero dimenticata di averlo acquistato, mi sta decentemente e ho addirittura scoperto che non si scioglie a contatto con l'acqua. Gioia e gaudio.
Quindi, sì ai costumi di h&m. No al cattivo gusto.