SPIDER, L’ETA’ D’ORO, Orecchio acerbo, ovviamente. Semplicemente geniale, giuro! Il ritorno ad una vaga “epoca d’oro” è condita con i toni surreali cari all’autore, nel pieno spirito e nel rispetto dell’originalità dell’editore. Pallottole che non ne vogliono sapere di guerre o caccia, e diventano amiche degli animali della foresta, meli che sono stanchi di esser depredati dei propri frutti, e altre mirabolanti vicende di vita non quotidiana!
Spider, L’età d’oro, Orecchio Acerbo
Un contadino avido. Sordo alle richieste dei meli di ripartire equamente il raccolto, si ritrova con meno di un pugno di mosche. Un falegname geniale. Inventa mirabili chiodi musicali, dolci note per le sue tasche, ma, gretto e avaro, non si accontenta mai. Un becchino speculatore. Non gli basta il cimitero, vuole lottizzare anche l’aldilà. Ma finirà per ritrovarsi la casa invasa da mille fantasmi. Un insetto goloso. Pittore fallito, si consola con i dolci e diventa obeso. Finché una bambina gli farà scoprire la dolcezza della musica. Due pallottole pacifiste. Stanche di andare in giro a seminare guai e distruzione, decidono di prendersi cura di una famiglia di piccoli scoiattoli. Un vecchietto solo. Unica compagnia gli insetti, ai quali, riconoscente, insegna aritmetica, chimica, musica. Ma è per lo sport che vanno matti! Una moto e una bambina. Centauro, la chiamano la moto. E in sella al mitico essere la bambina, felice, attraversa boschi, valli e fiumi di una natura che non conosce l’inverno. Il mondo dell’età d’oro. Fili di una trama intessuta tra l’eco di antichi miti, la trasognata descrizione del presente e il surreale presagio del futuro, Spider ci regala sette racconti per affascinare e divertire i bambini. E, come tutte le buone fiabe, anche per riflettere.
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http://www.orecchioacerbo.com/editore/index.php?option=com_oa&vista=catalogo&id=292