Dan Slott costruisce la storia facendo leva su due delle caratteristiche salienti del personaggio: l’ansia per la sua famiglia e il senso di responsabilità nei confronti di colleghi e civili.
Le spiegazioni e i collegamenti alla continuity costruita negli ultimi 60 numeri risultano, alla fine, marginali (ma non è un difetto) nel progetto complessivo della storia, che restituisce un Peter in difficoltà, ma ancora non sconfitto dal suo geniale contraltare: il dottor Octopus.
L’albo ospita anche la conclusione di Minimum Carnage, una saga dal sapore “anni Novanta” che mette a confronto il Ragno Rosso e Venom/Flash Tompson con il serial killer Cletus Kassady/Carnage. La storia nel suo complesso, per usare le parole di Katy Kiernan, è “troppo surreale” e scritta forse con troppa fretta, nonostante i 6 episodi. Interessante, invece il finale che apre nuove prospettive a Carnage e allo spider-verse in generale.
La parte grafica pecca per l’eccessiva incidenza degli inchiostratori: l’episodio sembra disegnato da tre autori differenti, ma in realtà e’ opera del solo Lan Medina, riconoscibile solo nelle ultime tre pagine. Il numero è completato da una storia natalizia del Ragno Rosso e da un What if… su House of M.
Abbiamo parlato di:
Spider-Man #599
Dan Slott, Humberto Ramos, Chris Yost, Cullen Bunn, Lan Medina, Reilly Brown, Frank Tieri, Brian Haberlin
Traduzione di Pier Paolo Ronchetti
Panini Comics, agosto 2013
8o pagine, spillato, colore – €3,30
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