Due giorni fa, Belen Rodriguez ha dato alla luce un bambino. E non ci è voluto molto prima che l’evento desse luogo a reazioni controverse nel web. Infatti, si è potuto assistere ad una vera e propria guerra, scatenatasi tra le femministe del quotidiano “Un altro genere di comunicazione” e gli irriverenti -e in questo caso anche un tantino impertinenti- autori del blog “Spinoza.it”.
Il casus belli sarebbe stata una battuta del blog serissimo che alle femministe non è andata giù, <<È nato il figlio di Belén. “Ehi, funziona anche nell’altro senso!>> . L’infelice battuta sarebbe espressione di <<maschilismo italico>> e becero sessismo, secondo le autrici del blog femminista che non perdonano lo scivolone di Spinoza.it. Tuttavia alcuni degli uomini che commentano la facezia non ci stanno ad essere apostrofati come maschilisti e uno di loro ribatte così, <<Eh si, la battuta è sessista, invece una figona che fa carriera e guadagna miliardi solo in virtù del suo fisico è puro femminismo!>>.
Dalla discussione nascono anche neologismi come “troiofobia” di cui, a detta delle fiere difenditrici di Belen, soffrirebbero certo uomini, <<C’è un fenomeno chiamato “troiofobia” che colpisce due italiani su tre, senza limiti di età, genere, strato sociale e cultura>>.
Se da un lato su un evento simile si potevano prevedere commenti d’ogni tipo, a cui sono sottoposti quotidianamente i personaggi famosi, dall’altro appare alquanto esagerato e a tratti comico quello che è andato in scena nel web in queste ultime ore.
Articolo di Giulia Bonaudi.
La foto di Belen Rodriguez è di Manuela Capitanucci, licenza CC BY-SA