La nostra piccola Hermione sta rimbalzando il suo bel musetto imbronciato su tutti i red carpet del mondo per promuovere quello che si spera essere l'ultimo pippone di Harry Potter che esce dalle mani di Jay Kay Rowling (ma sappiamo già che non sarà così visto l'incredibile macchina da soldi che si è rivelato essere). Nonostante quindi Daniel Radcliffe non abbia più nulla di infantile e l'unica magia che riesce a fare è quella di far sparire il gin da una bottiglia, è probabile che dovremo subirci la visione di attempati maghetti conciati come la Strega Comanda Color ancora per qualche anno.
Or non mi si dica che insulto il culto di Harry Potter: ANCH'IO CREDO AL FANTASY.Non vorrete mica dirmi che tutte le commedie romantiche che ho visto della Aniston, della Lopez, della Roberts, della Hudson e di altre millemila sciacquette che popolano i miei sabato pomeriggio degli ultimi 15 anni siano state basate sulla realtà? Cioè, dovrei crederci che alla fine Lui capisce di aver sbagliato e torna da Lei? Dovrei crederci che Lui poi si rende conto che senza di Lei sarebbe una vita di merda? Dovremmo credere al fatto che Lui va contro tutti i suoi amici, sua madre, il suo cane e si mette con una di Noi?
No, vero? Ecco, quindi è fantasy pura.
Tornando a quella che per imprimere meglio nella vostra memoria ho denominato Emma Faccia da Culo Watson, come ho già detto in svariate occasioni io non la trovo brutta.
E nemmeno mascolina come ha suggerito uno dei pochi avventori maschi di queste pagine.
Il mio accanirmi contro la sua immagine è basato sul semplice fatto che:
- sì, non ho nulla di meglio da fare che stare a criticare lei
- credo che abbia commesso un tragico errore nel tagliarsi i capelli.
Ho già detto che la trovavo splendida con i capelli lunghi 'e lo sguardo sapientemente governato da Photoshop' (non voglio essere autorefenziale ma in effetti la sua totale incapacità di posare davanti ai fotografi è qualcosa di talmente palese ormai che non saprei come altro definire se non con le mie stesse parole) sopratutto in quella campagna di Burberry che mi ha fatto innamorare di lei.
E trovo che il suo fascino attuale sia tutto tranne che mascolino.
Non ha nulla di mascolino: nè nei lineamenti del viso, nè nell'atteggiamento.
L'unico elemento che la appesantisce sui red carpet sono quelle due spalle da attaccapanni che le sono venute di recente e che palesemente non riesce a gestire. Tuttavia questo da solo non è un elemento di mascolinità (per me una mascolina è Valeria Solarino) perché allora dovremmo considerare mascoline anche Charlotte Casiraghi che c'ha le spalle a due piazze e Charlene Wittstock che tutto mi sono sembrate di recente meno che androgine.
Se lo volesse, la dolce Hermione saprebbe come farci (e farMI) capitolare sui red carpet: basterebbe sorridere (abbiamo già Kristen Stewart a mettere il broncio e ce la facciamo bastare), smettere di giocare con i vestiti come un'ottenne, imparare a giocare con il make-up senza sembrare Agrado e assumere un hair stylist che l'aiuti in questa difficile fase di ricrescita che tutte noi donne abbiamo passato almeno una volta nella vita.
Siamo ancora ben lungi dall'aver ottenuto dei risultati, visto che a 21 anni si ostina a vestirsi come una trentenne, ma almeno i capelli hanno trovato una ragion d'essere:
Il vestito è splendido, come l'Oscar de la Renta di ieri, però è adatto a lei come un assorbente per una bambina di 6 anni. E il trucco, così smaccatamente pesante, lo giustificherei solo se avesse qualcosa di orripilante da nascondere. Insomma il problema di Emma Watson è elementare (sta cosa di Watson-elementare dovevo dirla prima o poi): non sa vestirsi e non sa stare sul red carpet.Il broncio da adolescente che 'iononvogliostarequi' è passato di moda da un pezzo, puoi sorridere Emma cara con tutti i soldi che le orde di infanti e di genitori disperati ti hanno fatto guadagnare. E anche l'aria da finta intellettuale te la puoi mettere in tasca visto che dopo tanto parlare della tua iscrizione alla Brown hai mollato tutto per seguire -ancora e giustamente- la tua carriera di attrice.
E se dopo tanto criticare mi chiedeste come la vedrei vestita per una passerella di red carpet importante come questa io vi risponderei che, prendendo spunto dalle ultime sfilate couture, eviterei il lungo e prediligerei abiti da cocktail preziosi e luminosi come quelli di Elie Saab:
Le insegnerei ad usare la piastra per movimentare un po' i capelli e azzarderei al massimo il rossetto rosso.
E la farei sorridere a suon di sberle.