Una mattina di queste, mentre andavo a lavoro in macchina, ho visto un uomo scalzo che camminava sul bordo della strada, era vestito con un completo da basket bianco con le scritte blu, era un uomo di colore con la testa completamente calva, gli occhi grandi e rotondi, e oltre al completo da basket aveva al collo un rosario, aveva le mani giunte sul cuore e con i pollici sgranava il rosario, quest’uomo camminava sul bordo di una strada di periferia che dista pochi metri dal raccordo anulare, dove c’è un concessionario di macchine, una carrozzeria, un deposito di pneumatici, qualche capannone industriale, un albergo a due stelle e un’ira di dio di tristezza, e dove non c’è il marciapiede e dove gli automobilisti passano veloci perché non vogliono tirare su col naso nemmeno un po’ di quella tristezza, quest’uomo camminava scalzo sul bordo della strada, vestito con un completo da basket bianco con le scritte blu e pregava, pregava sgranando il suo rosario lattiginoso, mentre lontano, sopra la sua testa, si alzava il sole arancione e caldo di fine agosto.